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12 Luglio 2023

Aeroporti, la Regione contro la fusione di Olbia e Alghero

E’ scontro con i sindaci di Alghero, Sassari e  Olbia che spingono verso la gestione dei due scali di F2i. Contraria anche l’Anticorruzione

 

E’ scontro sugli aeroporti sardi. “La Regione è obbligata a tutelare in tutte le sedi opportune i propri interessi, e quindi i diritti dei sardi, e pertanto procederà con l’impugnazione del progetto di fusione delle società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia in un’unica società aeroportuale”. Lo ha comunicato l’assessore regionale dei Trasporti, Antonio Moro. “La Regione – ha spiegato Moro - non si è mai sottratta alla ricerca di soluzioni che garantiscano i poteri di controllo, vigilanza e indirizzo alla parte pubblica, contemperando tale irrinunciabile ruolo con le legittime scelte societarie dell’azionista di maggioranza”.

 

Aeroporto di Alghero Fertilia Riviera del Corallo

 

La Regione aveva chiesto la posticipazione delle assemblee delle due società convocate per l’operazione di fusione di 60 giorni allo scopo di ricercare le modalità societarie atte a garantire le due esigenze, quella pubblica e quella privata”. “La volontà dell’azionista di maggioranza di Sogeaal e Geasar – spiega l’assessore dei Trasporti – di provvedere, nonostante la richiesta formale del presidente della Regione, alle assemblee straordinarie per la fusione delle due società aeroportuali nella costituenda Nord Sardegna Aeroporti ha fatto sì che si sia proceduto in un progetto che, così come riconosciuto anche dall’Enac, non garantisce alla Regione Sardegna l’esercizio delle piene potestà in capo ai soci di minoranza, a cominciare dalla richiesta della convocazione dell’assemblea”.

 

Le successive rassicurazioni verbali fornite dai rappresentanti della F2i di voler mantenere in capo alla Regione Sardegna le attuali prerogative societarie non trovano riscontro nella bozza di statuto allegata alla delibera di fusione delle due società, nella quale vengono ridotte ai minimi termini le quote di partecipazione azionaria nella nuova società. Pertanto – prosegue Moro -, fermo restando l’auspicio che anche con il contributo del Ministero e dei preposti organismi di vigilanza e controllo si possa addivenire a una soluzione positiva della vicenda, per tutelare i legittimi interessi pubblici che rappresenta e per poter anche assicurare in futuro politiche pubbliche negli aeroporti della Sardegna, investimenti e sostegno allo sviluppo del traffico aeroportuale, la Regione procederà con l’impugnazione della delibera”, conclude l’assessore Moro.

 

L'Aeroporto Olbia Costa Smeralda punta sulla sostenibilità - Travelnostop

 

Ma l’iniziativa della Regione non piace ai sindaci di Sassari, Alghero e Olbia, Nanni Campis, Mario Conoci e Settimo Nizzi. Che si sono schierati apertamente contro la linea dell’assessorato regionale ai Trasporti. E chiedono che venga lasciato campo libero all’operazione di fusione in un’unica società controllata da F2i Ligantia. Anzi rilanciano. Campus sostiene che tutti e tre gli aeroporti sardi, dunque anche Cagliari, com’è nelle previsioni, debbano stare sotto un’unica regia. Dello stesso avviso Conoci e Nizzi, ma la Regione non intende cedere.

 

A sostegno della decisione della regione anche la decisione dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che ha espresso la sua posizione contraria al progetto di fusione dei tre aeroporti sardi. Si tratta della fusione delle società Sogeaal e Geasar, gestori rispettivamente degli scali "Riviera del corallo" di Alghero-Fertilia ed Olbia-Costa Smeralda che porterebbe alla creazione della nuova società Nord Sardegna Aeroporti, mentre è in atto la trattativa per assorbire il "Mario Mameli" di Cagliari-Elmas. 

 

 

Anac ha fatto quindi scendere un macigno sul progetto di creazione di un sistema aeroportuale unico, gestito da una holding partecipata da Camera di commercio Cagliari-Oristano e dalla società F2i Ligantia. L'anticorruzione ha infatti sottolineato che è obbligatoria l'evidenza pubblica che prevede una gara.

Redazione sintony.it