Cala il costo del carburante, ma i prezzi dei biglietti aerei crescono fino al 50% in più. Per far chiarezza su questa tendenza dell’estate 2023, il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, su commissione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha convocato per martedì 4 luglio i rappresentanti delle principali compagnie aeree che effettuano voli nelle tratte nazionali colpite dai rincari maggiori.
In una note del Mimit, si legge che gli incontri permetterano l'analisi delle dinamiche dei prezzi dei biglietti e saranno propensi all'immediata convocazione di una commissione di allerta rapida sul caro-voli. Secondo un'analisi del Corriere della Sera, emerge che nei primi sei mesi del 2023 le tariffe dei voli dall’Italia, nazionali e verso l’Europa, sono cresciute del 47,5%, raggiungendo a giugno quota +52%.
L’indagine del Corriere è stata condotta prendendo in analisi tutte le piattaforme specializzate e relative a tutte le compagnie aeree, tradizionali e low cost, che operano nel nostro Paese. Se da una parte si alzano i prezzi dei biglietti, dall’altro diminuiscono i costi del carburante con il cherosene calato del 22%, nello stesso periodo di tempo, con picchi del -40% e -45%.
Per luglio, si prevede un aumento del 50% delle tariffe rispetto allo stesso mese del 2022, mentre agosto segnerebbe un +50,4% e settembre +39%. Il calcolo viene effettuato al netto dei costi accessori come l’imbarco prioritario, la scelta del posto, il bagaglio in stiva.
Ma neanche gli aumenti, dopo due anni di pandemia, riescono a fermare la voglia di partire. Assaeroporti ha calcolato che a maggio 2023 negli scali italiani sono passate quasi 18 milioni di persone, +4,1% rispetto al periodo pre Covid.
Diverse compagnie aeree hanno raccontato al Corriere che il carburante impiegato oggi è lo stesso acquistato un anno fa e che quindi non riflette ancora il calo attuale del prezzo del cherosene.
Alessandro Paolo Porrà