L’aumento devastante dei prezzi dei voli low cost mette in pericolo l’industria turistica e la stagione estiva 2023. Le compagnie hanno aumentato i prezzi dei voli e chi aveva intenzione di programmare una vacanza si trova ora ad un bivio: volare o viaggiare in auto o in treno? Non che arrivare in Sardegna con la nave costi meno. Come riporta La Nuova Sardegna di oggi, 9 giugno, l’algoritmo della compagnie low cost ha fatto schizzare i prezzi alle stelle. Secondo il quotidiano sassarese un volo Bologna-Olbia per una famiglia può arrivare a costare 2700 euro, un Cagliari-Roma da 570 ad oltre 700 euro. Prezzi folli.
Se prima milioni di italiani puntavano sulla convenienza dei voli low cost, (da) quest’anno non sarà (più) possibile. La certezza di cosa accadrà in futuro non ce l’ha nessuno. Che i costi dei biglietti aerei potessero aumentare era piuttosto chiaro, ma è una sorpresa la reazione stessa degli italiani, dal momento che la domanda non è venuta di certo a mancare. Anzi, è superiore rispetto a quella del 2019, l’anno che precedette la pandemia.
In questo periodo si ha l’abitudine di dare la colpa di qualunque cosa all’inflazione. In realtà – afferma il quotidiano di informazione economica, Investireoggi - le cose stanno un po’ diversamente. Ad esempio i costi dei voli aerei non sono in aumento per colpa dell’inflazione, il motivo è un altro. Durante la pandemia infatti le compagnie aeree hanno vissuto momenti di gravissima difficoltà che tutti sappiamo. Questa del 2023 è la prima vera estate dopo la fine dell’emergenza Covid decretata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E come spesso accade in questi casi si crea una situazione in cui la domanda è alta mentre l’offerta non riesce a stare dietro alla prima. Ecco perché è naturale che i prezzi siano aumentati. Sarebbe stato strano il contrario. Senza dimenticare, in tutto questo, un dato ancora più preoccupante. Ossia il buco di 217 miliardi di dollari durante il Covid, stima pubblicata dall’osservatorio dei voli aerei Cirium. Il finale è però amaro anche per i passeggeri, costretti a salutare per un po’ (o per sempre?) le tariffe low cost.
Prima ancora dell’avvento della stagione estiva, le tariffe dei biglietti aerei sono aumentare del 27,4% rispetto a un anno fa. Il mese di riferimento, in questo caso, era febbraio. Per non parlare poi delle vacanze di Pasqua, quando per volare dall’Italia all’estero gli italiani hanno fatto i conti con aumenti del 300%. Per l’estate che verrà, un dato su tutti: il volo più economico per la tratta Roma Fiumicino-Buenos Aires il 20 luglio costa 1.248 euro. Nello stesso periodo dello scorso anno, lo stesso biglietto costava 1.028 euro.
Un caso isolato? Niente affatto, ma la risposta delle compagnie aeree alla domanda elevata dell’ultimo periodo e l’offerta che al momento non riesce a far fronte rispetto al numero impetuoso di “domanda di prodotto” da parte degli italiani. Quindi, c’entra anche l’algoritmo che fa alzare i prezzi in base in base alla domanda.
Il problema dell’aumento dei prezzi nel campo dei viaggi e del turismo non riguarda solo le tariffe aeree ma anche quelle di hotel e strutture ricettive. Secondo Assoutenti un primo assaggio di aumento si è visto nel ponte tra il 25 Aprile eil 1 Maggio: i prezzi sono saliti del 15,2% con punte anche del 18% per hotel e motel e dell’11,1% per villaggi vacanze e campeggi. Ma nelle prossime settimane, complice l’arrivo dell’estate, sicuramente un rialzo simile si noterà anche per le località di mare e montagna. A Firenze, ad esempio, nell’ultimo mese, i prezzi delle strutture ricettive sono rincarati del +43,2%, a Milano si parla di aumenti del +38% su base annua. Rincari anche a Campobasso, +28,9%, Venezia, (+25,7% e Palermo +25,3% e Ferrara +24,6%.
Come logico, ora anche le località estive stanno iniziando a rincarare i prezzi di hotel, case vacanze, villaggi e B&B. In Sardegna, ad esempio, si parla già di aumenti del +20,3%. Ma anche in Puglia ed Emilia Romagna, secondo i dati analizzati da Assoutenti, i rincari vanno dal 15 al 17%. E secondo il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi questo potrebbe essere solo un assaggio di ciò che ci attende in estate. Tutto ciò, a causa del caro bollette e l’inflazione alle stelle che che ha costretto le strutture ad alzare i listini:
“ Il rischio concreto – dice Assoutenti - è che milioni di italiani, non potendo affrontare costi sempre più elevati, saranno costretti questa estate a tagliare i giorni di villeggiatura, o addirittura a rinunciare del tutto alle vacanze in attesa di tempi migliori”
Redazione sintony.it