Vienna è la città più vivibile del mondo: a dirlo è la classifica pubblicata dall'Economist Intelligence Unit (EIU). L'annuncio fa seguito al primo posto conquistato da Vienna nel sondaggio sulla qualità della vita pubblicato dal magazine Monocle nel numero di luglio/agosto.
Questi riconoscimenti non sono altro che una conferma della vivibilità della città, vista come luogo ideale di residenza e di lavoro, e di meta turistica.
Le indagini annuali pongono le basi su una serie di fattori tra cui: la stabilità, l'assistenza sanitaria, la cultura e l'ambiente, l'istruzione e le infrastrutture. Ma il fascino della città va oltre la vivibilità, rendendola un'attrazione per i turisti. Quest'anno risulta il 150° anniversario dell'Esposizione Universale di Vienna, un evento che ha portato la città sulla mappa mondiale come metropoli globale. La sua innaugurazione risale al 1837, e gli edifici creati per questo evento continuano ad avere effetti positivi sulla città. Un invasione di nuovi hotel, caffè e ristoranti diedero il via al turismo cittadino, che poteva avvalersi di luoghi suggestivi come l'Hotel Imperial, il Palais Hansen Kempinski Vienna e il Café Landtmann.
Alcuni locali tradizionali, come il leggendario Caffè (e pasticceria) Sacher offrono un'atmosfera accogliente e piacevole, in cui gli abitanti e i visitatori possono gustare specialità di caffè, concedendosi un momento di relax. I caffè viennesi, così come gli “Heuriger” (le locande dove si beve il vino locale) sono ora inseriti nella lista dei beni culturali immateriali dell'UNESCO.
La ricca offerta culturale della città è un cavallo di battaglia: infatti, la città vanta opere d’architettura uniche, palazzi imperiali, teatri lirici e sale da concerto. L'impegno per le arti è evidente, soprattutto nei musei, gallerie e luoghi di musica che ospitano mostre e eventi di alto livello durante l'anno. La conquista del titolo di città più vivibile, mette in evidenza l'impegno della città verso l'eccellenza e rafforza il suo status di destinazione turistica di primo piano.
Alessandro Paolo Porrà