Non è dato sapere se Berlusconi pensava che fosse il suo ultimo giro prima del decesso. Certo è che lui era molto affezionato al quartiere Milano 2, nato grazie al lavoro da imprenditore edile prima dei successi che sono arrivati dopo (tv, politica, editoria e sport).

Per questo forse ha voluto salutare la “sua” Milano prima di arrivare al San Raffaele per gli accertamenti domenica scorsa. Lì, verso le 14, è entrato nel Maximilian Bistrot (il giorno dopo, lunedì, è deceduto verso le 9.30).

Vestito di scuro, accompagnato dalla compagna e deputata Marta Fascina e dagli uomini della sua scorta, Berlusconi ha scelto un tavolo “vista lago” per mangiare dei ghiaccioli. 

Lo rivela il Corriere della Sera che ha intervistato Massimiliano Albanese, 53 anni, cresciuto in zona e proprietario del locale sulla piazza del Laghetto sotto gli ex uffici Mediaset a Palazzo dei Cigni.

Berlusconi, spiega Albanese al Corriere, “era provato, si vedeva”, eppure “aveva ancora quella forza per scherzare e salutare tutti. Anche mio figlio di 7 anni”. 

E quindi, nonostante le sue precarie condizioni di salute, si è mostrato socievole, tanto da salutare il bimbo di 7 anni (tifoso del Milan), figlio del proprietario del locale, e due due studenti di Medicina, clienti di passaggio. E ha scelto di farsi scattare una foto proprio con il bambino di 7 anni, la sua ultima foto. 

Berlusconi inoltre al titolare del bar aveva fatto una richiesta: “Ha chiesto che fosse pulita la colonna-monumento della piazza (l’opera celebrativa della costruzione di Milano 2). L’aveva vista sporca. Poi ha ricordato come in passato gli alberi intorno al laghetto avessero una targa con il nome: voleva fossero rimesse. Ma soprattutto teneva alla colonna”. Richiesta poi esaudita ieri, martedì.

Resterà certamente un ricordo importante per Albanese. 

@Monica Magro