Dopo l'incoronazione di Re Carlo III, il principe Harry è tornato a Londra per testimoniare contro il gruppo dei tabloid "Mirror".
In precedenza, aveva accusato, in una deposizione, questi ultimi di aver ottenuto da lui informazioni riservate attraverso l'hackeraggio del suo telefono. Il duca di Sussex è stato chiamato in tribunale per chiarire alcune sue affermazioni.
È stato categorico e molto duro e ha affermato che la stampa ha rovinato la sua vita.
"La stampa ha le mani sporche di sangue", ha affermato, riferendosi con ogni probabilità alla tragica morte di sua mamma Diana.
"I tabloid hanno seminato discordia tra me e mio fratello William", continua, accusando la stampa di essere la causa di allontamento dal fratello.
Harry inoltre ha aggiunto che tra i suoi ricordi più dolorosi c'è il dubbio, insinuato dai tabloid, sul fatto che non fosse figlio naturale di Carlo: "Da quando sono nato dicono che non sono figlio di mio padre. I rumour pubblicati dai giornali per cui il mio vero padre sarebbe il militare James Hewitt da ragazzino mi terrorizzavano. Mi chiedevo continuamente i motivi dietro queste voci. I giornali volevano instillare il dubbio nella gente in modo che venissi estromesso dalla Famiglia reale?".
Per anni ha temuto di essere espulso dalla famiglia reale per le voci che sostenevano fosse il figlio del maggiore James Hewitt.
Il principe Harry è arrivato sorridente e sicuro di sé in tribunale e ne è uscito pensieroso e agitato. Anche in aula appariva confuso, a un certo punto ha risposto: "Non so, non sono sicuro" e l'avvocato Green ne ha subito approfittato per contrattaccare. Ora si attende la seconda parte del processo.
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