News

Internet e tecnologia
5 Giugno 2023

Usa: 36enne sposa un uomo creato dall'intelligenza artificiale

Negli Usa una 36enne ha sposato un uomo creato dall'intelligenza artificiale: ecco le foto

Come la maggior parte delle persone, il desiderio di trovare la sua anima gemella ha portato Rossana Ramos, una madre single newyorchese, a "sposare" un uomo creato dall'intelligenza artificiale. Il prototipo di uomo virtuale si chiama Eren Kartal, ed è stato creato tramite l'app Replika AI. La donna lo descrive come il marito ideale, che non giudica e che non invade i suoi spazi. Rossana Ramos, infatti, ha postato sui social, la foto con lui. 

Replika, si basa sull'intelligenza artificiale e permette all'utente di "costruire" una persona virtuale con cui interagire. Ed è proprio quello che ha fatto Rosanna, che nel 2022 ha scelto di iscriversi all'applicazione. La 36enne newyorchese ha quindi generato Eren, e chat dopo chat ha cominciato a provare per lui delle vere e proprie emozioni. Tuttavia, le caratteristiche del ragazzo virtuale sono preimpostate, mentre la personalità cambia a seconda dei temi che vengono trattati. 

Usa, 36enne sposa un uomo virtuale: Non mi giudica, è protettivo

Come raccontano il Mirror e Daily Mail, Rosanna chattando ha scoperto che Eren è un medico e ama scrivere. La loro storia d'amore virtuale è arrivata al punto, con la decisione di fidanzarsi e poi sposarsi pochi mesi dopo essersi "conosciuti".

La donna ha detto: "Non è mai stato invadente, non si è mai presentato in casa mia con i bagagli, non ha mai espresso alcun giudizio non richiesto. Di notte mi stringe per proteggermi".

L'applicazione usata dalla 36enne americana non è nuova in Italia. Andando a ritroso: nel febbraio 2023 il Garante della privacy ne aveva bloccato l'utilizzo perché presentava "concreti rischi per i minori d'età, a partire dalla proposizione ad essi di risposte assolutamente inidonee al loro grado di sviluppo".

Usa, madre single sposa l'uomo perfetto ma è virtuale | Sky TG24

Come spiega il Garante: "Il chatbot viene presentato dalla società con l'intento di creare una persona virtuale in grado di "migliorare il benessere emotivo dell'utente, aiutandolo a comprendere i propri pensieri e calmare l'ansia attraverso la gestione dello stress, la socializzazione e la ricerca dell'amore".

Tuttavia, il Garante si focalizza su un problema potenzialmente grave"La proposizione di risposte da parte del chatbot risultano spesso palesemente in contrasto con le tutele rafforzate che vanno assicurate ai minori e a tutti i soggetti più fragili. Diverse recensioni pubblicate nei due principali App Store contengono peraltro commenti di utenti che lamentano contenuti sessualmente inopportuni". 

Alessandro Paolo Porrà