Questa volta l’ha fatta grossa e nonostante la gaffe continua a sostenere l’inverosimile. Fa pure sorridere che un “attenti a sinistra” venga scambiato per un saluto fascista, e che ci si ricami sopra una polemica. E’ Michela Murgia la protagonista della gaffe. Si perché la scrittrice Cabras ha postato un video su Instagram accusando i militari della Marina di aver salutato con il braccio destro sollevato. E il segno di vittoria con le dita di Ignazio La Russa l’ha fatta trasalire. Un normale “attent’a sinistra”, che è il saluto alla tribuna autorità che fanno tutti i reparti che sfilano il 2 giugno, che si ripete dal 1948, cioè dalla prima edizione della parata dei fori imperiali per la Festa della Repubblica. Ma c’è chi vede fantasmi dappertutto e incorre in una clamorosa gaffe. Strano che la Murgia non abbia criticato le Crocerossine, i Carabinieri, l’Aeronautica, la Brigata ‘Sassari’, o che non si sia accorta della gaffe della giornalista del TG1 Elisa Anzaldo, in collegamento dall'Altare della Patria, quando ha detto che “gli italiani furono chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia e scelsero la monarchia”.
Andiamo per ordine. "Entra in parata col saluto romano", è la scritta a corredo del video pubblicato da Michela Murgia sulla sfilata ai Fori Imperiali per la Festa della Repubblica. Il riferimento è appunto al passaggio degli incursori Goi (gruppo operativo incursori) del Comsubin della Marina, uno dei corpi d’elite delle forze armate italiane, urlano "Decima" quando sfilano sotto il palco delle autorità. Secondo la scrittrice, il riferimento è alla X Mas, reparto d'assalto della Regia Marina. Nel video viene inquadrato il presidente del Senato Ignazio La Russa che sorride, batte le mani e fa il segno di vittoria con le dita. Il militare in testa alla compagnia alza il braccio in alto prima di portarlo alla fronte per il saluto. “Ieri - commenta Michela Murgia - sotto gli occhi impassibili del presidente Mattarella, è successo anche questo. Tutto normale, perché sono anni che va avanti il processo di normalizzazione. Se il senso del video non fosse chiaro, cercate 'X flottiglia MAS' su Wikipedia. Vi sarà subito chiaro perché La Russa sorrida tanto e faccia il segno della vittoria. (Ma che serve ancora per capire cosa sta accadendo?)”. Beh si, la Murgia evidentemente si informa su Wikipedia. Ed esprime un giudizio al vetriolo sul presidente della Repubblica quando nello stesso commento dice “sotto gli occhi impassibili di Mattarella”.
Fonti militari, interpellate dall'ANSA, smentiscono categoricamente la versione di Michela Murgia. Il braccio alzato del militare inquadrato, viene sottolineato, è per 'l'attenti a sinist', che è il saluto alla tribuna autorità che fanno tutti i reparti che sfilano. E il grido 'Decima’ è poi il motto del Goi (il Gruppo operativo incursori del Comsubin) e “non c'entra con la 'X Mas' della Repubblica sociale ma è la Decima della Marina Militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina”.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto non replica direttamente ma ritwitta un post che definisce "assurde” le accuse. Non è peraltro una novità di quest'anno: anche nelle edizioni precedenti della parata ai Fori la compagnia ha scandito il motto passando sotto la tribuna delle autorità. “Imperversa la polemica rigaurdante un fake riferito alla parata militare di ieri su "attenti a sinist”, scambiato per saluto romano. Non è così e non mi aggiungo a sottolineare l'ovvio. Voglio però dire grazie al Goi e a tutte le Forze armate per lo straordinario lavoro svolto ogni giorno”, scrive su twitter Lorenzo Guerini, presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Ma nonostante la fragorosa gaffe, la Murgia continua: "Il senatore La Russa, a quelli che dovrebbero essere gesti comuni della parata, ha risposto con un segno non comune: la V di vittoria. Ora io non credo si stesse complimentando per la coordinazione della coreografia. Quindi la vera domanda è: sono io ignorante e quelli che hanno interpretato il video come me perché come chiunque non conosciamo i segni segreti dei corpi speciali delle forze armate. O è il presidente del Senato che ha strumentalizzato quei segni e parole a suo modo, lasciando intuire a chi guardava da casa e in presenza che quella sequenza sottintendesse altro" ha affermato Michela Murgia. “Se la risposta è la seconda, e io credo di sì, dovrebbero essere le stesse forze armate a chiedere al Presidente del Senato perché ha permesso con la sua pantomima dal palco di equivocare il loro gesto innocente come se fosse un omaggio tra nostalgici repubblichini"dice la Murgia e prosegue: “Se su quel palco non ci fosse stato lui nessuno avrebbe pensato quello che in tanti abbiamo pensato, però lui c'era. Questo, mi dispiace per i detrattori, cambia tutta la cornice interpretativa, è il fatto di avere nelle istituzioni persone con una militanza vetero fascista mai rinnegata a creare le condizioni in cui ogni linguaggio – anche il più innocente – perde la sua innocenza e diventa rievocazione o provocazione".
La Murgia non demorde e contrattacca dicendo che le piacerebbe che un Paese "civile e in pace facesse sfilare le espressioni della sua migliore vita democratica. Io ho un sogno, immaginate i vostri figli che un giorno, ai Fori imperiali, vi chiedono: 'Mamma chi sono quelli che aprono la parata?'. E voi poteste rispondere: 'Sono gli artisti e le artiste di questo Paese'. Ci ricordano che cercare la bellezza è quello che ci rende umani anche nell'orrore". A parte la gaffe questo passaggio è forse quello più surreale perché forse Michela Murgia non ha visto che ad aprire la parata è stata una rappresentanza di sindaci, ovvero l 'espressione più simbolica della democrazia. Il sindaco è la voce dei cittadini, il loro rappresentante.
Ma ripetiamo: appare veramente strano che la Murgia, e il suo amico Saviano, protetto da quelle forze militari dal lontano 2006, non si sia accorta che lo stesso ordine “attenti a sinist” prima del saluto militare alle autorità lo danno crocerossine, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e tutti i corpi militari e civili dello Stato dal 1948. Ma quando non si studia e si vuole apparire a tutti i costi questo è il risultato.
Redazione sintony.it