Esistono le regole per far bene il tema di italiano? Secondo l’esperta si! La prima prova d’esame, quella di Italiano, quest’anno uguale in tutti gli istituti superiori è il test più temuto (effettivamente concorre in maniera determinante per il superamento dell’esame) e quasi simbolico per le centinaia di migliaia di maturandi che ogni anno iniziano l’esame di Stato. E allora diventa fondamentale scegliere bene la traccia tra le diverse alternative proposte dal Ministero, e ottimizzare al massimo il proprio lavoro. I consigli sono tanti ed elargiti dai siti specializzati.
Il portale ripetizioni.it ha intervistato Angela Mugione, una delle Tutor di Italiano più richieste dai suoi utenti, e le ha chiesto quali sono le domande più frequenti che le rivolgono gli studenti sulla prima prova di Maturità. Il foglio bianco, che sia elettronico o cartaceo, spaventa tutti. Quindi come affrontarlo senza problemi il prossimo 21 giugno?
Prima regola: è necessaria una visione d’insieme. In generale, sostiene la Tutor, è consigliabile avere un’ampia visione d’insieme, perché non si può mai sapere da quale tipologia dipenderà l’esito della prima prova. Quindi non soffermarsi solo su un singolo argomento, ma prendere in considerazione tutte le sette tracce, analizzando i pro e i contro di ognuna. Quindi riflettiamo bene prima di scegliere.
Secondo consiglio: Scegli una traccia in linea con le tue capacità. Il secondo consiglio è, in ogni caso, quello di puntare su delle certezze: “Lo studente dovrebbe già aver maturato la consapevolezza che una delle tipologie è più congeniale alle sue capacità”.
Terzo consiglio: l’allenamento è tutto. Non conoscendo in anticipo il contenuto delle tracce gli studenti non potranno fare altro che esercitarsi al meglio delle loro possibilità. In che modo? “E’ consigliato allenarsi simulando più volte la prova e le varie tipologie”,
Quarto consiglio: scrivere con semplicità. Parlando di un compito d’Italiano, il linguaggio è fondamentale. Spesso, gli errori più comuni degli studenti sono quelli legati al lessico, alle basi della grammatica. I più evidenti e pericolosi. Prima di tutto la Tutor consiglia di “organizzare le idee in maniera chiara e lineare, senza troppi giri di parole”. In aggiunta, bisogna utilizzare in modo appropriato i vocaboli, senza abusare di locuzioni vagamente conosciute e ricostruite malamente: la semplicità viene sempre premiata.
Quinto consiglio: brutta copia sì o brutta copia no? Per mettere un po’ di ordine alla confusione non c’è niente di meglio del caro, vecchio, foglio di brutta copia. Anche se il copiare in ‘bella’ spesso può rubare del tempo ai maturandi, la 'brutta' è necessaria per elaborare e collegare i concetti. “Contiene il pensiero esplicito di chi scrive. Nonostante ci siano ripetizioni, pensieri scritti male e spesso lasciati a metà – dice Angela Mugione -, rappresenta una sorta di laboratorio per buttare giù idee da mescolare, rimescolare e collegare”.
Sesto consiglio: l’alleato principale è la calma. “L’alleato principale è la calma”, ricorda la Tutor di Ripetizioni.it. Solo restando sereni si potrà scrivere un buon testo. Non è facile tenere a freno le emozioni ma “chi ha studiato saprà cogliere da questo stato la giusta dose di adrenalina e dare il meglio di sé”.
Settimo consiglio: l’analisi del testo. Ma quel foiglio bianco come lo riempiamo? La prima parola è la più difficile da scrivere, come l’ultima. Quindi da dove partire per sviluppare il testo? Secondo la Tutor, la buona riuscita della prova dipende da tre passaggi chiave: leggere attentamente il testo, contestualizzare l’opera da cui è tratta la traccia e la conoscenza delle dinamiche storiche. “Le epoche in cui gli autori sono vissuti hanno contribuito a determinate scelte stilistico-tematiche ben precise”, dice Angela Mugione.
Ottavo consiglio: testo argomentativo, idee chiare e linguaggio specifico. Il consiglio principale, per tutti gli studenti che sceglieranno il testo argomentativo, è di organizzare il lavoro aiutandosi con una scaletta, per ordinare le idee, esponendole poi in modo logico e coerente usando “un linguaggio specifico e non banale".
Nono consiglio: tema d’attualità, meglio i quotidiani dei Tg. Se invece ci si orienta verso il tema di attualità, è fondamentale avere confidenza con i principali avvenimenti che accadono intorno a noi. Per farlo, come è noto, basta informarsi tramite i Tg e i quotidiani nazionali. In questo caso, la Tutor Angela Mugione consiglia vivamente la lettura dei quotidiani.
Decimo e ultimo consiglio: non perdere tempo. Gli studenti che riescono a portare a casa la prova al meglio, in genere, sono quelli che sanno dosare saggiamente il tempo a disposizione. Le sei ore a disposizione per mettere a fuoco le tracce, elaborarle e correggerle possono sembrare tante. Eppure “è bene darsi un tempo massimo per la stesura del testo”, consiglia la tutor. In maniera tale da potersi ritagliare spazio per le eventuali correzioni prima della consegna. Un consiglio utile a tutti, per l’insegnante di Ripetizioni.it, è di “riservare almeno 30 minuti a una prima rilettura, per individuare gli errori grammaticali, per poi procede a una seconda rilettura, utile ad sincerarsi che il testo sia armonioso e scorrevole”.
Redazione sintony.it