Il 73° Festival di Sanremo si è concluso e Amadeus si è voluto congedare scrivendo una lettera dedicata allo show da lui condotto per la quarta volta e che, come ogni anno accade, porta tantissime polemiche, analisi e commenti di ogni genere. Un evento, il più atteso dell'anno, che con la direzione artistica del conduttore, si è spinto verso le nuove generazioni, abbracciando un pubblico più variegato e accogliendo sul palco dell'Ariston brani che, probabilmente, fino a qualche anno fa, non sarebbero stati selezionati perché non vicini a quei "canoni" dichiaratamente festivalieri.
Dopo le cinque serate del Festival, Amadeus ha scritto una lettera al Festival di Sanremo citando gli eventi di maggior impatto, le presenze aspettate e quelle inattese, ma soprattutto citando le 28 canzoni in gara che, ognuna a suo modo, ha colpito il pubblico sanremese che continuerà a cantarle da qui alle prossime settimane.
Ecco le parole della lettera di Amadeus:
“Permettetemi ora di poter dedicare un pensiero a questo indimenticabile 73esimo Festival di Sanremo. Hai accolto per la prima volta il nostro amato Presidente della Repubblica e ci hai messo di fronte alla Costituzione Italiana, portandoci a riflettere; la tua musica ha fatto sì cantare, ma ha anche parlato alle nostre vite. Questo palcoscenico ha visto rose spettavate, rifiorire; cantanti e ospiti, scendere le scale… Entrare, ma mai uscire di scena. Hai ricordato, reso omaggio e dato un’opportunità in una società che purtroppo delude, dimentica ed esclude. Con i tuoi Supereroi hai sconfitto ancora una volta il Mostro dei cattivi ascolti, facendoci fare l’Alba con un bel viaggio nel Made in Italy e oltrepassare Duemilaminuti di Furore. Nonostante il Mare di guai in cui versa il mondo con la Polvere e la Cenere di guerre e Diritti Umani negati che dividono in Due e portano a dare L’Addio a troppe vittime innocenti. Non mi va di pensare che Il Bene nel Male, quando Ti manca il fiato, siano Parole dette male, che Stupido fanno sentire. Se poi domani farai Splash, riemergi sempre e Sali sopra tutte le difficoltà, perché a passo di Tango, smetterai di inseguire le Cause Perse. E poi che dirti? Grazie a tutti i protagonisti che ti hanno dato vita, rendendoti unico; nessuno è stato Egoista. Io mi sono fatto in “quattro”, ma posso affermare con orgoglio che sei già che mai Vivo. Non a caso la Lettera 22 dell’alfabeto internazionale è la V di Vittoria… quindi caro festival Lasciami dire con un Terzo Cuore in gola, che Due Vite non bastano a me, per ringraziarti Sanremo 2023. Tuo Direttore Artistico”.
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