Il conto alla rovescia verso le 20,30 di stasera si accorcia sempre di più per la 73esima edizione del Festival di Sanremo e nella città dei fiori è tutto pronto, a cominciare dalla sicurezza. Nel pomeriggio di ieri, presso la prefettura di Imperia, si è tenuta la conferenza per rendere le note le misure di ordine e pubblica sicurezza. Nelle ultime settimane sono stati effettuati tanti sopralluoghi concretizzati con ordinanza di ieri del questore di Imperia. “Abbiamo lavorato sulla farsa riga dei modelli dello scorso anno – spiega il prefetto Valerio Massimo Romeo (nella foto) – e auguriamo che sia un momento di spensieratezza dopo due anni col Covid. Abbiamo però posto in essere misure più rigorose in quella che, in sede di comitato, ho definito area rossa. E che dovrà essere esente da ogni turbativa. Affinché sia garantito a tutti di godere dello spettacolo”.
La massima autorità di sicurezza ha poi spiegato che all’area rossa si accederà soltanto dopo controllo al metal detector ed identificazione. Stesso rigoroso controllo anche nell’area attorno all’Ariston. Allo stesso tempo “non verrà negato il diritto di manifestazione ma preciso che dovrà avvenire nei limiti della legge”.
Il questore Giuseppe Peritore ha aggiunto: “Non abbiamo ricevuto particolari allarmi”. Oltre al normale contingente “sono state messe a disposizione altre 150 persone, anche specialistiche. Prevediamo una cornice di sicurezza efficace. A Sanremo saranno in funzioni, anche da remoto, 300 telecamere per un sistema di sicurezza davvero importante. Collaboreranno Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Abbiamo già notificato e comunicato agli organizzatori, le predisposizioni per la manifestazione che avverrà sabato mattina. Lo svolgimento dovrà avvenire in forma statica ed entro un orario predeterminato. Nel pomeriggio di sabato ci sarà una manifestazione pro-Ucraina in piazza Muccioli”.
Negli scorsi giorni, il Viminale non ha segnalato minacce o particolari allarmi ma l’attenzione rimarrà particolarmente alta. Anche perché potrebbero verificarsi proteste nella giornata di sabato quando, per la ‘finalissima’, sarà letto un messaggio del premier ucraino Zelensky. Occhi aperti anche per eventuali contestazioni a seguito del caso Cospito, che ha già generato tafferugli nel recente corteo romano, e per possibili iniziative degli ambientalisti di Ultima Generazione che, con vernice lavabile, hanno già ‘colpito’ il teatro della Scala ed il Senato.
Redazione sintony.it