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18 Gennaio 2023

Rdc: il Governo taglia con la Manovra 2023, addio al sussidio

Per 400mila percettori del Rdc arriva la stretta del Governo, ultimo assegno verrà pagato a luglio. Ma i tagli non sono per tutti, salvi over 60 e disabili

Le minacce di morte non hanno intimidito la premier Giorgia Meloni. Da luglio il reddito di cittadinanza sarà semplicemente un ricordo per tutti coloro che ne hanno attinto a piene mani e rifiutato un lavoro. Da luglio infatti cambiano le regole e verrà tolto a 400mila percettori.

 

Ma soprattutto l’Inps, ovvero i cittadini italiani, risparmierà milioni di euro. Le frodi scoperte negli ultimi mesi ne sono testimonianza: ci sono persone che hanno ottenuto il beneficio non avendone titolo, autocertificando il falso, stranieri che non sono mai venuti in Italia, gente che percepiva i sussidio anche dal carcere.

 

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La Manovra finanziaria 2023 ha messo paletti e i controlli saranno strettissimi. L’assegno, infatti, verrà erogato per un massimo di 7 mesi, dopodiché decade e non se ne potrà più fare domanda. Per chi lo prende in via continuativa, quindi, l’ultima mensilità pagata sarà quella di luglio 2023. Addio dunque all’assegno   mensile, fatta eccezione per quelle famiglie con un componente minorenne, over 60 oppure con disabilità.

 

Per alcuni il diritto al Reddito di cittadinanza decade già dal prossimo febbraio: ci riferiamo a coloro che con il nuovo Isee 2023  supereranno la soglia dei 9.360 euro, mentre il reddito familiare deve stare entro i 6.000 euro annui.

 

Ma non decadono tutti gli aiuti dello Stato alle famiglie bisognose. La Manovra 2023, infatti, prevede sostegni al reddito, e in alcuni casi anche compatibili, con il Rdc. Per quei nuclei familiari per cui cesserà a causa del superamento delle soglie economiche previste dalla normativa va segnalato che alla perdita del Reddito di cittadinanza seguirà un aumento dell’Assegno unico universale.

 

Sono quindi tantissime le famiglie che al momento sono disperate (perché effettivamente bisognose) e alla ricerca di alternative per capire come evitare il taglio del reddito di cittadinanza. Tra queste, spunta anche la possibilità di fare ricorso al giudice contro la decisione dell’esecutivo di eliminare il sussidio ritenendo che lo stesso vada a contrastare con un principio fondamentale dell'ordinamento giuridico, quello del diritto acquisito. Si tratta di una serie di diritti immutabili che vengono riconosciuti verso un soggetto, anche nei casi in cui vengano approvate delle variazioni al quadro generale dell’ordinamento giuridico.

 

Ma le speranze sono ben poche. Infatti la risposta è no: non si tratta di un diritto acquisito. Si tratta di una misura elaborata dall’esecutivo che si pone alla pari di altre forme di lotta alla povertà, ma la decisione del Governo di interrompere l'erogazione del RdC verso alcuni cittadini è assolutamente legittima e costituzionale.

Emanuele Concas