Saranno circa 846 mila individui, vale a dire una persona su cinque di quelle che attualmente lo percepiscono, a essere colpiti nel 2023 dai tagli relativi alla durata del Reddito di cittadinanza. Lo ha riferito il presidente dell'Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, in audizione alla Camera sulla manovra di bilancio 2023.
Se si considerano i soli beneficiari di età compresa fra i 18 e i 54 anni, il taglio riguarderà oltre un terzo di questi. La decurtazione della durata, inoltre, coinvolgerà soprattutto i nuclei familiari di ridotte dimensioni e la componente maschile, investendo quasi la metà dei beneficiari in età compresa fra i 45 e i 59 anni.
Il capo del servizio struttura economica della Banca d'Italia, Fabrizio Balassone, sempre in audizione alla Camera sulla manovra, invece ha sottolineato come senza il RDC in Italia ci sarebbero ora un milione di poveri in più: "L'introduzione del reddito di cittadinanza ha rappresentato una tappa significativa nell'ammodernamento del welfare del nostro Paese". È evidente però che l'attuale sistema ha delle criticità soprattutto come misura di accompagnamento al lavoro, e la "riforma annunciata dal governo potrebbe rafforzare questo aspetto", ha aggiunto lo stesso Balassone.
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