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22 Novembre 2022

Varata la Manovra da 35 miliardi: ecco i punti principali del provvedimento

Nella notte è stata approvata dal Consiglio dei Ministri la Manovra finanziaria per il 2023 da 35 miliardi di euro. IVA, pensioni e RDC fra i punti principali

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte, dopo una seduta di tre ore e mezza, la Manovra finanziaria per il 2023. Un provvedimento che, vista la sua importanza, ha cercato di conciliare le richieste dei partiti e di compattare il più possibile la maggioranza. È la prima manovra del Governo Meloni, che mette sul piatto risorse per un totale di 35 miliardi di euro, due terzi dei quali saranno dedicati all'emergenza energetica. Si tratta di una "manovra coraggiosa - ha detto a caldo la premier Giorgia Meloni - per favorire la crescita e aiutare famiglie e imprese". Ma vediamo quali sono i punti chiave del provvedimento. 

CARO ENERGIA - Oltre 21 miliardi di euro da destinare a famiglie e imprese nei primi mesi del 2023. Confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Stanziati oltre 3 miliardi per sanità ed enti locali

PACCHETTO FAMIGLIA - Confermato il bonus sociale bollette per le famiglie più fragili, con l'innalzamento della soglia ISEE da 12 mila a 15 mila euro. Verrà inoltre ridotta l'IVA dal 10% al 5% per i prodotti per l'infanzia e l'igiene intima femminile. Resta invariata l'imposta sul valore aggiunto per i beni alimentari, ma è stato istituito un fondo di 500 milioni destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15 mila euro, che sarà gestito direttamente dai Comuni. 
Inoltre, l'assegno unico per le famiglie con 3 o più figli sarà maggiorato del 50% per il primo anno; è stata abbassata al 5% l'aliquota per i premi di produttività ai dipendenti fino ai 3 mila euro, infine sono state introdotte delle agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

MISURE FISCALI E USO DEL CONTANTE - Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40 mila euro. Arrivano anche la cancellazione delle cartelle fino a mille euro e la rateizzazione dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi a causa del Covid, del caro bollette e delle difficoltà economiche non ha versato le tasse. Dal 1° gennaio 2023, inoltre, la soglia per l'uso del contante passerà da mille a 5 mila euro. Infine è stata prevista la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore delle imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate.

PENSIONI - La famosa "quota 103": si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 di età anagrafica. Per chi invece decidesse di restare a lavoro sarà applicata una decontribuzione del 10%. Prorogata anche "Opzione donna": pensione a 58 anni con due o più figli, 59 anni con un figlio o 60 anni negli altri casi. Saranno aumentate anche le pensioni minime.


Foto: il Ministro Giancarlo Giorgetti (MEF).

REDDITO DI CITTADINANZA - L'idea del Governo è quella di abolirlo, specialmente per le persone di età compresa fra i 18 e i 59 anni idonee al lavoro. Ma si è trovato un compromesso per il 2023: il RDC sarà riconosciuto per un massimo di 8 mensilità, in luogo delle attuali 18 rinnovabili. È previsto inoltre un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In caso contrario decade il beneficio del reddito. Reddito che vien meno anche se si rifiuta la prima offerta di lavoro

Previste inoltre misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti per fronteggiare il caro benzina; misure di sostegno agli enti territoriali (soprattutto al fine di garantire la continuità dei servizi) e misure a favore dei territori delle Marche colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dallo scorso 15 settembre.

@Francesco Cucinotta