Una legge storica quella approvata in Nuova Zelanda, che di fatto dichiara apertamente guerra alle sigarette e al fumo. Il nuovo provvedimento infatti stabilisce che sigarette e tabacco non potranno essere vendute ai nati dal 1° gennaio del 2009 (il testo non riguarda il vaping e le sigarette elettroniche). Ciò significa che l'età minima per l'acquisto di sigarette aumenterà progressivamente: dal 1° gennaio 2023 occorrerà avere 14 anni, ma tra cinquant'anni, per esempio, bisognerà dimostrare di avere 64 anni e di essere nati prima del 1° gennaio 2009.
Ma le autorità sanitarie neozelanesi sperano che il fumo scompaia ben prima. L'obiettivo infatti è quello di rendere il Paese libero dal fumo entro il 2025. La legge, inoltre, riduce il numero di rivenditori autorizzati dagli attuali 6 mila a 600 e diminuisce la quantità di nicotina consentita nel tabacco fumato. Negli ultimi anni la Nuova Zelanda aveva anche imposto pesanti aumenti delle tasse sulle sigarette. La politica anti-fumo sembra funzionare, considerato che qualche tempo fa Statistics New Zealand ha riferito che l'8% degli adulti neozelandesi fuma quotidianamente, contro il 16% di 10 anni fa.
@Redazione Sintony News