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24 Maggio 2022

Dopo Mc Donald's anche Starbucks lascia la Russia

Guerra in Ucraina, Starbucks lascia il mercato russo dopo 15 anni: pagherà lo stipendio ai 2mila dipendenti per sei mesi

Dopo 15 anni Starbucks lascia il mercato russo. “Condanniamo gli orribili attacchi in Ucraina a opera di Mosca, e sosteniamo coloro che ne sono colpiti”, aveva detto Kevin Johnson in marzo (ex Ceo, che poi si è dimesso). “L’impatto umanitario di questa guerra è devastante e crea un effetto a catena percepito in tutto il mondo”, aveva proseguito. Starbucks, si legge su Forbes, aveva aperto in Russia nel 2007 e aveva poi inaugurato il suo 100esimo store all’interno del Paese nel 2015. Gli introiti che provenivano dal Paese erano pari all’1%.

Il celebre marchio non sarà più presente nel Paese ma ha reso noto che pagherà tutti i 2mila lavoratori russi per sei mesi e che li aiuterà nella transizione verso nuovi posti di lavoro. L'uscita della celebre caffetteria dal mercato russo segue quella di altre società come McDonald's, Exxon Mobil e British American Tobacco, che si sono già ritirate dal Paese. Negli Stati Uniti, sia i consumatori che gli investitori hanno fatto pressioni sulla società affinché tagliasse i suoi legami con la Russia dopo che ha invaso l'Ucraina. 

 

@MorenoPisano