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7 Settembre 2021

Estate 2021 sopra le attese per il turismo in Italia: 33 milioni di presenze tra giugno e agosto

La crescita sul 2020 è del +21%, ancora lontana dal 2019

I risultati della stagione estiva superano le attese: tra giugno e agosto il sistema ricettivo Italiano ha registrato l’arrivo di oltre 33 milioni di turisti per 140 milioni di pernottamenti, in crescita del 21% sul 2020. A trainare la domanda gli italiani (105 milioni di pernottamenti, il 19,6% in più rispetto allo scorso anno), ma tornano anche gli stranieri: in totale si stimano 35 milioni di pernottamenti di stranieri, in aumento del 25% sul 2020 ma ancora lontani dai 100 milioni del 2019. Questi i principali risultati emersi dalla consueta indagine campionaria realizzata dal Centro studi turistici di Firenze per Assoturismo-Confesercenti su 2.085 imprese ricettive italiane che hanno partecipato alla rilevazione.

Una crescita più sostenuta è stata dichiarata dalle imprese delle località dei laghi (+29%) ma recuperano anche le località termali (+27,4%), che nell’estate 2020 soffrirono particolarmente il calo della domanda. Rimbalzo anche per le città d’arte (+25,4%) ma – nonostante i discreti risultati del periodo – queste continuano a misurarsi con le complessità del mercato e le stime indicherebbero un differenziale di circa 10 milioni di pernottamenti in meo rispetto all’estate 2019.

Le segnalazioni più ottimiste giungono dalle imprese delle città d’arte (+14%) e delle località dei laghi (+12,6%), mentre le località marine e della montagna riducono le aspettative rispettivamente al +7,9% e al +5%. In valori assoluti la variazione attesa per settembre 2021, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è di oltre 3 milioni di pernottamenti in più, per un totale di 33,6 milioni. Invece, le previsioni sull’ultimo periodo del 2021 confermano la situazione di incertezza in cui operano le imprese del settore: il 48% del campione non ha elementi sufficienti per poter formulare delle ipotesi sui comportamenti della domanda turistica. Solo il 18,4% del campione ha segnalato un trend di aumento dei flussi, mentre il 10% dei rispondenti è convinto di dover registrare ancora valori di flessione.