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14 Luglio 2025

Dall'Ue l'app per la verifica dell'età sui social, primo test anche in Italia

L’UE presenta un'app per la verifica dell’età e nuove linee guida contro i pericoli del web

L’Unione Europea compie un passo decisivo nella tutela dei minori online, presentando un prototipo di applicazione per la verifica dell’età degli utenti e una serie di linee guida per la protezione digitale dei più giovani, in linea con quanto previsto dal Digital Services Act (DSA). Lo ha annunciato la vicepresidente della Commissione europea Henna Virkkunen, sottolineando come la sicurezza online dei bambini e degli adolescenti rappresenti una delle priorità dell’attuale mandato.

Il nuovo strumento tecnologico consentirà agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni per accedere a contenuti riservati agli adulti, senza dover condividere altri dati personali, come l’età esatta o l’identità. Un sistema pensato per offrire massima privacy e sicurezza, definito dalla Commissione come un “gold standard” per la garanzia dell’età online.

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Il prototipo sarà testato in Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca, i primi cinque Stati membri coinvolti nella fase pilota. L’app potrà essere integrata nelle future identità digitali nazionali oppure restare un’applicazione autonoma. L’obiettivo è arrivare, entro il 2026, a un sistema unificato europeo nell’ambito del portafoglio digitale dell’identità.

“Le piattaforme non hanno più scuse per mettere a rischio i nostri bambini”, ha dichiarato Virkkunen, “questa Commissione è determinata a garantire loro uno spazio digitale sicuro”.

Oltre alla verifica dell’età, la Commissione ha pubblicato nuove linee guida per aiutare piattaforme e governi a ridurre i rischi legati alla navigazione online dei minori. I punti principali riguardano: il design che crea dipendenza (raccomandata la disattivazione di funzionalità come “streak” e conferme di lettura, che spingono all’uso compulsivo dei servizi), Cyberbullismo (i minori devono poter bloccare o silenziare utenti, evitando anche l’aggiunta forzata a gruppi senza consenso), contatti indesiderati (gli account dei minori dovranno essere impostati come privati per impostazione predefinita), Contenuti dannosi (le piattaforme non dovrebbero raccomandare nuovamente contenuti espressamente rifiutati dagli utenti minori) e prevenzione della diffusione di materiale sensibile: vietato agli utenti scaricare o fare screenshot di contenuti pubblicati da minori, per tutelare la loro privacy.

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Il successo delle nuove misure dipenderà ora dalla collaborazione tra Stati membri, piattaforme digitali e utenti finali. Le autorità europee chiedono alle aziende tecnologiche di adottare i nuovi standard in tempi rapidi e alle istituzioni nazionali di lavorare a stretto contatto con Bruxelles per personalizzare l’implementazione.

In un’epoca in cui i bambini iniziano a navigare in rete sempre più precocemente, la Commissione punta su strumenti concreti e azioni coordinate per garantire un ambiente digitale più sicuro e trasparente.

Il futuro dell’identità digitale europea passerà anche da qui: dal diritto dei minori a esplorare la rete senza diventare bersaglio di abusi, pressioni o manipolazioni. Un diritto che ora, finalmente, inizia a trovare una sua protezione concreta.

 

 

@Redazione Sintony News