
In occasione della Giornata Mondiale contro l'AIDS, gli specialisti sanitari lanciano un serio allarme sulla crescente diffusione delle infezioni da HIV in Sardegna. I casi accertati di sieropositività nell'isola ammontano a circa 2.500, con 46 nuove diagnosi registrate solo lo scorso anno presso il Centro Malattie Infettive dell'ospedale SS. Trinità di Cagliari, uno dei centri di riferimento regionale.
A preoccupare gli esperti è soprattutto la scarsa percezione del rischio e l'inefficacia delle attuali campagne di prevenzione, che stanno portando un numero sempre maggiore di persone a scoprire l'infezione in fase avanzata.
Secondo gli ultimi dati, ben il 65% delle persone in Sardegna scopre di avere l'infezione da HIV in una fase già avanzata, quando il sistema immunitario è seriamente compromesso.
La fascia della popolazione più colpita è quella degli uomini tra i 25 e i 40 anni. Tuttavia, si registra anche un incremento preoccupante di maschi eterosessuali oltre i 50 anni, un dato che evidenzia come il calo della percezione del rischio sia trasversale e non limitato alle categorie tradizionalmente considerate più esposte.
Gli specialisti ribadiscono che l'HIV è una malattia gestibile e non più una condanna, a patto che si agisca in tempo. L'appello è rivolto soprattutto alle fasce d'età a rischio e a chiunque abbia avuto comportamenti non protetti, affinché si sottoponga al test per una diagnosi il più tempestiva possibile.
@Redazione Sintony News