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1 Dicembre 2025

Allarme HIV in Sardegna: calo della percezione del rischio e diagnosi tarde

I casi accertati di sieropositività nell'isola ammontano a circa 2.500, con 46 nuove diagnosi registrate solo lo scorso anno presso il Centro Malattie Infettive dell'ospedale SS. Trinità di Cagliari

In occasione della Giornata Mondiale contro l'AIDS, gli specialisti sanitari lanciano un serio allarme sulla crescente diffusione delle infezioni da HIV in Sardegna. I casi accertati di sieropositività nell'isola ammontano a circa 2.500, con 46 nuove diagnosi registrate solo lo scorso anno presso il Centro Malattie Infettive dell'ospedale SS. Trinità di Cagliari, uno dei centri di riferimento regionale.

A preoccupare gli esperti è soprattutto la scarsa percezione del rischio e l'inefficacia delle attuali campagne di prevenzione, che stanno portando un numero sempre maggiore di persone a scoprire l'infezione in fase avanzata.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Secondo gli ultimi dati, ben il 65% delle persone in Sardegna scopre di avere l'infezione da HIV in una fase già avanzata, quando il sistema immunitario è seriamente compromesso.

La fascia della popolazione più colpita è quella degli uomini tra i 25 e i 40 anni. Tuttavia, si registra anche un incremento preoccupante di maschi eterosessuali oltre i 50 anni, un dato che evidenzia come il calo della percezione del rischio sia trasversale e non limitato alle categorie tradizionalmente considerate più esposte.

Gli specialisti ribadiscono che l'HIV è una malattia gestibile e non più una condanna, a patto che si agisca in tempo. L'appello è rivolto soprattutto alle fasce d'età a rischio e a chiunque abbia avuto comportamenti non protetti, affinché si sottoponga al test per una diagnosi il più tempestiva possibile.

 

 

@Redazione Sintony News