
Milano ha tributato un commosso e corale addio a Ornella Vanoni, l’icona indiscussa della musica italiana scomparsa venerdì all'età di 91 anni. Circa cinquemila persone si sono radunate al Piccolo Teatro Grassi, con una fila che si estendeva quasi fino a Piazza Cairoli, a testimoniare l’affetto e la gratitudine dell'Italia intera.
Il feretro, semplice, è stato accolto da un lungo e sentito applauso. Accanto, cuscini di girasoli e una grande ghirlanda di rose bianche, mentre in sottofondo risuonava in loop la sua intramontabile hit, “Domani è un altro giorno”. L’addio ha preso il via in un luogo altamente simbolico: il Piccolo Teatro, dove la giovane Vanoni studiò recitazione e incontrò Giorgio Strehler, muovendo i primi passi nel mondo dello spettacolo prima di diventare una delle voci più amate della canzone d’autore.
La camera ardente ha visto la partecipazione commossa di gran parte del mondo dello spettacolo italiano, che ha voluto omaggiare la "donna libera, ironica e solare" che ha lasciato un segno indelebile: Fabio Fazio, che l'ha ospitata spesso nel suo talk show, è stato tra i primi ad arrivare. Fiorella Mannoia l'ha ricordata come un simbolo di libertà: «Tante volte abbiamo cantato insieme, tanti ricordi. Quelli più divertenti li tengo per me». Il trombettista jazz Paolo Fresu, che suonerà lunedì 24 novembre alle esequie, ha definito Ornella come colei che «ha rappresentato l'enormità».
Altri artisti presenti includono Emma Marrone, Arisa ("Una grande perdita. Gli artisti non dovrebbero morire mai"), Madame, Memo Remigi, Cristiano Malgioglio e Simona Ventura.
Francesco Gabbani, con cui aveva duettato a Sanremo nel 2021, l'ha omaggiata come «un'artista dalla gigantesca eleganza anarchica».
Anche il mondo della cultura e della politica ha reso omaggio. L'attrice Lella Costa, il regista Gabriele Salvatores, lo stilista Antonio Marras e il compositore Paolo Jannacci hanno presenziato. Particolarmente toccante la presenza della senatrice a vita Liliana Segre, che ha salutato la sua «indimenticabile amica» trattenendosi a lungo davanti alla bara.
Alla cerimonia d'apertura della camera ardente, si sono stretti ai familiari il sindaco di Milano, Beppe Sala, e l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi.
Il primo cittadino ha sottolineato come la Vanoni «rappresenta la milanesità intesa come la voglia di essere liberi e non condizionati sempre dal giudizio degli altri», ribadendo l'impegno del Comune a trovare una formula per omaggiare l'artista e "ricordarla nel modo migliore e lasciare il suo insegnamento". Presente anche l'ex sindaca Letizia Moratti, con cui Vanoni si candidò in una lista civica alle comunali del 2011.
La camera ardente sarà riaperta lunedì 24 novembre, dalle 10 alle 13. I funerali saranno celebrati alle 15 nella chiesa di San Marco, nel quartiere di Brera, dove l'artista risiedeva.
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