
Una coalizione di autorevoli istituzioni sanitarie e di ricerca ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare che mira a colpire il tabagismo in Italia con un aumento di prezzo drastico e uniforme. AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Fondazione AIRC, Fondazione Umberto Veronesi e Fondazione AIOM chiedono l'introduzione di un'accisa fissa di 5 euro su ogni pacchetto di sigarette e su tutti i prodotti da inalazione di nicotina.
L'iniziativa, presentata al Senato alla vigilia del XXVII congresso nazionale AIOM, ha un duplice obiettivo strategico: utilizzare il rincaro come il più efficace strumento di disincentivo al consumo e, contemporaneamente, generare nuove entrate stabili per il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

I promotori sottolineano che il tabagismo è il principale fattore di rischio oncologico e che l'esperienza internazionale dimostra l'efficacia della leva economica. "Il tabagismo resta uno dei principali fattori di rischio oncologico e vanno incentivati tutti gli strumenti che favoriscano la cessazione. Le esperienze internazionali dimostrano che l'incremento dei prezzi è la strategia più efficace per ridurre il numero di fumatori," ha dichiarato Francesco Perrone, presidente AIOM.
Secondo le stime diffuse, un aumento di 5 euro a pacchetto potrebbe portare a una riduzione del 37% del consumo totale di tabacco in Italia. Un'efficacia già dimostrata da Paesi come la Francia, dove l'imposta sulle sigarette è di 7,45 euro e l'aumento progressivo dei prezzi ha portato a una riduzione di oltre due milioni di fumatori abituali.
Attualmente, l'Italia applica accise inferiori rispetto a molti partner europei (ad esempio, l'imposta in Irlanda è di 9,92 euro per pacchetto).

La necessità di finanziare il SSN attraverso questa nuova accisa è data dall'enorme onere che le malattie fumo-correlate gravano sulle casse pubbliche. In Italia, le patologie legate al fumo (che causano circa 93.000 decessi annuali, da tumori a problemi cardiovascolari) generano circa 24 miliardi di euro di costi diretti e indiretti ogni anno. Le sole ospedalizzazioni superano 1,6 miliardi di euro.
Destinando una parte significativa delle risorse raccolte dalla nuova tassa, si potrebbero finanziare prevenzione e ricerca, riducendo nel tempo l'impatto economico e sociale del tabagismo.
Per portare la proposta in Parlamento, le fondazioni (tra cui anche Fondazione The Bridge) hanno lanciato ufficialmente la raccolta delle 50.000 firme autenticate richieste dalla Costituzione.
Centinaia di medici oncologi e volontari si mobiliteranno nei prossimi mesi in tutta Italia per la sottoscrizione.
@Redazione Sintony News