
Un furto degno di un film, ma con un imbarazzante retroscena di negligenza. È quanto emerge dalle indagini sul clamoroso furto di un prezioso vaso egizio-romano avvenuto al Museo del Louvre di Parigi. L'oggetto, un reperto antico stimato per il suo valore storico e culturale, sarebbe stato sottratto non attraverso un colpo di genio, ma sfruttando una clamorosa falla di sicurezza interna. Secondo quanto rivelato dal quotidiano francese Libération, la password per accedere ai server di videosorveglianza del museo era, fino al 2014, proprio "Louvre"
La Procura di Parigi sta ora lavorando per fare piena luce sui dettagli dell'accaduto, ma le prime indiscrezioni puntano il dito contro l'estrema facilità con cui il ladro è riuscito a neutralizzare il sistema di allarme.
Secondo le ricostruzioni, il vaso egizio-romano, risalente a un'epoca compresa tra il 30 a.C. e il 395 d.C., era esposto in una delle sale del museo protetto da un sofisticato sistema di sicurezza.
Tuttavia, il ladro (o i ladri) avrebbe trovato un accesso incredibilmente semplice: le indagini suggeriscono che il malintenzionato sia riuscito a disattivare l'allarme del sensore posizionato sul reperto, utilizzando una password lasciata a portata di mano o incustodita da un addetto alla sorveglianza. Inoltre secondo quanto rivelato dal quotidiano francese Libération, la password per accedere ai server di videosorveglianza del museo era, fino al 2014, proprio "Louvre"
Una volta disattivato l'allarme con la passepartout digitale, sottrarre il prezioso vaso sarebbe stato un gioco da ragazzi.

La direzione del Louvre aveva sporto denuncia per il furto in estate, ma la notizia del clamoroso retroscena sulla password trapela solo ora, mettendo in imbarazzo il gigante museale.
Il vaso, descritto come un oggetto di valore storico inestimabile, fa parte della collezione di oggetti egizi del museo, uno dei più grandi e visitati del mondo. Sebbene non siano state fornite stime precise del valore economico, il danno, soprattutto in termini di sicurezza e reputazione, è considerevole.
La Procura parigina sta ora indagando sull'ipotesi di furto aggravato e cerca di risalire all'identità del ladro, mentre il Louvre dovrà affrontare le inevitabili critiche sulla gestione delle sue misure di sorveglianza interna. L'episodio solleva un monito sulla necessità di una rigida disciplina nelle procedure di sicurezza, anche nei luoghi apparentemente più protetti.
@Redazione Sintony News