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3 Novembre 2025

Diffidato Report a poche ore dalla messa in onda, Ranucci non ci sta

Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy, ha chiesto il blocco del servizio che lo riguarda, scatenando la dura reazione del conduttore Sigfrido Ranucci, che parla di "interruzione di servizio pubblico"

Nuovo scontro frontale tra la trasmissione di inchiesta Report e i vertici delle istituzioni. A poche ore dalla messa in onda della puntata, il membro del Garante per la Protezione dei Dati Personali, Agostino Ghiglia, ha inviato una diffida urgente alla Rai per chiederne il blocco.

Il servizio al centro della controversia riguardava il presunto ruolo di Ghiglia nella procedura che aveva portato alla sanzione per la diffusione di un audio privato tra l'ex ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie. Report aveva messo in luce i contatti tra Ghiglia e figure politiche di rilievo, tra cui Arianna Meloni, sorella del Presidente del Consiglio.

Nuovo appuntamento con le inchieste di "Report" - RAI Ufficio Stampa

Nonostante la diffida, il programma condotto da Sigfrido Ranucci è andato regolarmente in onda su Rai 3. In diretta, Ranucci ha risposto duramente alle accuse e al tentativo di bloccare la trasmissione. "Non c'è stato nessun materiale trafugato o intrusioni informatiche," ha dichiarato Ranucci, respingendo l'accusa di aver acquisito illecitamente corrispondenza privata. "Quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio. È gravissimo, si tratta di interruzione di servizio pubblico."

Il conduttore ha anche sostenuto che il servizio era basato su materiale pubblico, trattandosi di e-mail relative a un'Autorità pubblica, e ha puntato il dito contro la presunta vicinanza politica di alcuni membri del Garante.

Dal canto suo, Agostino Ghiglia, esponente di Fratelli d'Italia, ha difeso le proprie azioni e ha rilanciato, parlando di una grave violazione della sua privacy e di quella dei suoi contatti.

Le inchieste di "Report" - RAI Ufficio Stampa

Nella sua diffida, Ghiglia ha lamentato non solo la presunta violazione di dati personali e comunicazioni riservate, ma ha anche denunciato di essere stato "pedinato" dai giornalisti della trasmissione. Ha chiesto che la Rai e l'azienda di servizio pubblico si esprimano sulla correttezza delle pratiche giornalistiche utilizzate da Report.

Report ha mostrato, tra le altre cose, Ghiglia recarsi presso la sede di Fratelli d'Italia con l'auto di servizio, a dimostrazione, secondo l'inchiesta, di un legame troppo stretto tra l'Autorità di garanzia e il mondo della politica.

L'episodio ha immediatamente innescato una forte polemica politica. Le forze di opposizione – tra cui Partito Democratico (PD), Movimento 5 Stelle (M5S) e Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) – si sono schierate a difesa del giornalismo d'inchiesta e hanno chiesto le immediate dimissioni di Ghiglia dalla carica di membro del Garante per la Privacy, accusandolo di tentare di trasformare un'Autorità indipendente in uno "strumento di intimidazione".

Nonostante le pressioni e la diffida, Report ha mantenuto la linea editoriale e il servizio è stato trasmesso integralmente, in una vicenda che riaccende il dibattito sull'indipendenza del giornalismo d'inchiesta in Italia e sui rapporti tra media, politica e autorità di controllo.

 

@Redazione Sintony News