La città di Milano torna a chiedere un trattamento fiscale paritario a quello riservato alla Capitale per quanto riguarda la tassa di soggiorno. L'Assessore allo Sport e Turismo, Martina Riva, ha ribadito la richiesta di innalzare l'imposta per i visitatori, sottolineando come l'attuale disparità di trattamento sia scorretta e penalizzante per il capoluogo lombardo.

"Milano chiede da sempre la stessa cosa, cioè di essere trattati come Roma, che ha per legge come tetto massimo i 10 euro per la tassa di soggiorno. Milano ora ne ha 5, non credo sia corretto questo trattamento differente," ha dichiarato l'Assessore Riva a margine dell'evento "Apreski - Milano mountain show" al Mind (Milano Innovation District).

Secondo i calcoli del Comune, equiparare l'imposta a quella di Roma genererebbe un significativo incremento delle entrate.

"Se Milano fosse trattata come Roma potrebbe avere 20 milioni in più di risorse che, oltre ai 70 che già incassiamo, si potrebbero usare per alcune priorità della nostra città come sicurezza, decoro e trasporto pubblico," ha spiegato Riva, evidenziando come questi siano elementi cruciali che i turisti prendono in considerazione nella scelta di Milano.

L'Assessore ha inoltre specificato che l'incremento ricadrebbe "per la maggior parte sui turisti stranieri", minimizzando l'impatto sui visitatori nazionali.

L'Assessore Riva ha voluto chiarire che la richiesta non è legata esclusivamente ai grandi eventi futuri, come le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.

"Non è una richiesta che intendiamo solo per il periodo delle Olimpiadi, perché serve una nuova rimodulazione per una città turistica, con 800mila presenze al mese, come Milano," ha concluso Riva, ribadendo la necessità di adeguare la tassazione alla dimensione e al flusso turistico consolidato della metropoli.

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