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2 Ottobre 2025

La Flotilla per Gaza bloccata da Israele: 400 attivisti sotto fermo, 22 gli italiani

La Marina israeliana abborda circa 40 imbarcazioni. Tajani: «Connazionali identificati, presto i rientri». L’Ue: «Violato il diritto internazionale»

La Global Sumud Flotilla, composta da 44 imbarcazioni partite da diversi Paesi con l’obiettivo dichiarato di rompere l’assedio a Gaza e portare aiuti umanitari, è stata fermata nelle ultime ore dalla Marina israeliana. Secondo le autorità di Tel Aviv, sarebbero circa 400 le persone attualmente sotto custodia, tra cui attivisti, giornalisti e diversi parlamentari europei e italiani.

Tra gli italiani sotto fermo ci sono l’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi e il senatore M5S Marco Croatti, prelevati dalla barca Morgana e trasferiti nel porto di Ashdod, dove si trovano in un centro di identificazione temporaneo. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che entrambi «sono stati tra i primi a essere identificati», mentre il deputato Pd Arturo Scotto e l’eurodeputata Annalisa Corrado sarebbero scesi spontaneamente da un’altra nave, la Karma, sempre ad Ashdod.

Secondo il monitoraggio della Flotilla, 19 barche sono state intercettate e prese sotto controllo dall’unità di commando navale Shayetet 13, mentre altre 23 continuano la navigazione verso Gaza, seppure sorvegliate a vista. Una di queste, la Mikeno, sarebbe arrivata in prossimità delle acque antistanti la Striscia.

A Bruxelles è arrivata una presa di posizione netta. Eva Hrncirova, portavoce della Commissione europea, ha condannato l’operazione israeliana: «Il diritto umanitario e marittimo va rispettato. Riconosciamo le difficoltà nell’inviare aiuti a Gaza, ma chiediamo costantemente accesso pieno e non ostacolato».

Da Gaza, Hamas ha definito l’intercettazione «un crimine di pirateria e terrorismo marittimo contro civili», denunciando «una violazione in acque internazionali» e invitando i difensori della libertà a mobilitarsi.

Il leader della Cgil Maurizio Landini ha parlato di «deserto di iniziativa politica», denunciando che «non si può restare a guardare: si sono fatte sanzioni contro Putin, mentre su Netanyahu non è stato fatto nulla».

La premier Giorgia Meloni, da Copenaghen per un vertice europeo, ha espresso una posizione critica: «Faremo il possibile per riportare a casa i nostri connazionali, ma tutto questo non porta alcun beneficio al popolo palestinese e rischia di creare disagi a quello italiano».

Secondo quanto dichiarato da Tajani, già da venerdì potrebbero esserci i primi rimpatri volontari. Per chi rifiuterà l’espulsione immediata da Israele sarà necessario attendere il provvedimento giudiziario di respingimento, con tempi stimati tra le 48 e le 72 ore.

Intanto, le proteste crescono in varie città europee e italiane, mentre resta alta la tensione internazionale attorno alla rotta della Flotilla e al destino delle imbarcazioni ancora dirette verso Gaza.

 

 

@Redazione Sintony News