La reazione in Italia non si è fatta attendere: in 35 città si sono svolti cortei, presidi e blocchi di strade e stazioni. A Roma, migliaia di manifestanti hanno attraversato Termini e raggiunto Palazzo Chigi, con slogan pro-Palestina e simboli di solidarietà. A Milano la stazione Cadorna è stata occupata; a Napoli e Torino sono stati bloccati gli snodi ferroviari; a Palermo alcuni giovani sono rimasti feriti dopo scontri con la polizia.
Anche a Cagliari decine di cittadini, attivisti e rappresentanti sindacali, si sono radunati già dalle 18 in piazza Costituzione a Cagliari per esprimere solidarietà alla Freedom Flotilla.
La mobilitazione è stata lanciata dall’associazione Sardegna Palestina mercoledì pomeriggio, ma in serata anche la Cgil, ha diffuso un appello via social: «Tutti in piazza Costituzione a Cagliari ‼️ ADESSO‼️ Per Gaza, a sostegno della Flotilla», condannando fermamente l’azione militare contro l’imbarcazione.
I sindacati si sono uniti alla protesta. CGIL e USB hanno indetto per venerdì uno sciopero generale, definendo l’abbordaggio una “aggressione contro navi civili disarmate” e una violazione del diritto internazionale. Il governo, dal canto suo, ha minacciato la precettazione del personale se lo sciopero dovesse degenerare o paralizzare flussi essenziali.
In Parlamento, sono previste comunicazioni dal ministro degli Esteri Tajani sia alla Camera che al Senato, con possibili votazioni su risoluzioni riguardanti il riconoscimento dello Stato palestinese e il piano di pace americano (cd. piano Trump).
Tutto è accaduto dopo un'operazione della marina israeliana che ha intercettato e abbordato la Global Sumud Flotilla mentre era a poche decine di miglia nautiche da Gaza, scatenando forti reazioni in tutto il mondo e manifestazioni di solidarietà in Italia. Le autorità israeliane hanno usato granate, idranti e altri mezzi di coercizione contro le imbarcazioni civili, arrestando oltre 200 attivisti.
Secondo il tracker della missione, finora sono state intercettate 13 imbarcazioni su un totale di 44 partite, con equipaggi provenienti da 37 Paesi diversi. I portavoce della Flotilla affermano che nonostante la pressione, circa 30 imbarcazioni continuano la rotta verso Gaza, a circa 46 miglia nautiche dalla costa.
Tra i fermati figura anche l’eurodeputata Benedetta Scuderi (AVS), a bordo del veliero Morgana. In un video pubblicato sui social, Scuderi ha parlato di “atto di pirateria”, affermando che le navi sono state colpite mentre transitavano in acque internazionali e che i diritti del personale umanitario sarebbero stati ignorati.
Israele ha confermato che gli italiani a bordo saranno trasferiti al porto di Ashdod e successivamente espulsi. Il ministero degli Esteri israeliano, in un post pubblicato su X, ha riferito che «Greta Thunberg e i suoi amici sono sani e salvi», allegando un video del fermo dell’attivista svedese.
I portavoce della Flotilla denunciano che alcune navi sono state speronate intenzionalmente (ad esempio Florida) e che le imbarcazioni Yulara e Meteque sono state colpite da cannoni ad acqua. Accusano anche di interferenze alle comunicazioni, con blackout temporanei durante l’abbordaggio.
@Redazione Sintony News