News

Attualità
15 Settembre 2025

Caso Manuela Murgia, trovate 80 tracce di dna maschile

La giovane di soli 16 anni fu trovata senza vita il 4 febbraio 1995 nella necropoli di Tuvixeddu, a pochi passi dal cuore di Cagliari

Dopo trent’anni di silenzi, domande senza risposta e dolore mai sopito, il caso della morte di Manuela Murgia potrebbe conoscere una svolta decisiva. La giovane di soli 16 anni fu trovata senza vita il 4 febbraio 1995 nella necropoli di Tuvixeddu, a pochi passi dal cuore di Cagliari. All’epoca l’ipotesi ufficiale fu quella di suicidio. Ma la famiglia non ha mai creduto a quella verità e ha continuato, per anni, a chiedere giustizia.

Ora, nel 2025, nuovi elementi scientifici potrebbero riscrivere la storia di quel drammatico giorno.

Nel luglio scorso, la Procura ha disposto nuove analisi su abiti e reperti conservati dal 1995. I risultati, emersi dalle indagini condotte da consulenti nominati dalle parti, sono sconvolgenti: su più capi di vestiario indossati da Manuela – tra cui jeans, giubbotto, slip e reggiseno – sono state individuate ben 80 tracce di DNA maschile.

La sorella di Manuela Murgia: «Non si buttò nel canyon, fu violentata e  uccisa» | Corriere.it

Tracce ematiche e biologiche che, secondo quanto trapela, non possono essere attribuite alla giovane. Questo dato apre uno scenario completamente nuovo, che mette in discussione la tesi del gesto volontario e potrebbe indicare la presenza di una o più persone sulla scena della morte.

Da sempre i familiari di Manuela Murgia hanno sostenuto che la ragazza non si sarebbe mai tolta la vita, e ora le nuove prove sembrano dare sostegno ai loro dubbi. Per trent’anni hanno chiesto di non archiviare il caso nel cassetto dei misteri irrisolti, e oggi vedono finalmente uno spiraglio verso una possibile verità.

«Non abbiamo mai smesso di cercare risposte», hanno dichiarato alcuni parenti dopo la riapertura del caso. «La scoperta del DNA è una conferma che qualcosa non tornava. Ora vogliamo sapere chi c’era con Manuela quel giorno».

Con la riapertura ufficiale dell'inchiesta, la Procura di Cagliari sta ora analizzando i risultati delle perizie per valutare eventuali iscrizioni nel registro degli indagati. L’obiettivo è identificare i profili genetici attraverso confronti con banche dati nazionali e regionali. Non si esclude che possano essere effettuati prelievi mirati tra persone che all’epoca frequentavano Manuela o gravitavano nella zona della necropoli.

Manuela Murgia: Svolta nel Caso, Indagini su DNA e Nuovo Indagato -  CITYNOTIZIE | le news della tua città

Gli investigatori stanno anche riesaminando i verbali, i rilievi e le testimonianze raccolte nel 1995, alla luce delle nuove evidenze biologiche.

Il luogo in cui fu ritrovata Manuela – la necropoli punica di Tuvixeddu – è sempre stato oggetto di attenzione e mistero. Una zona isolata, difficile da sorvegliare, dove negli anni si sono registrati episodi di degrado e frequentazioni irregolari. Per la famiglia e gli avvocati, non era il luogo dove una 16enne si sarebbe recata da sola per togliersi la vita.

Il caso di Manuela Murgia morta a Cagliari a soli 16 anni nel 1995, i  familiari non credono al suicidio

La speranza è che le nuove tecnologie e le analisi genetiche possano finalmente dare un nome e un volto alla verità, dopo trent’anni di dolore.

Se confermati e collegati a soggetti identificabili, gli 80 campioni di DNA maschile potrebbero trasformare un presunto suicidio in un omicidio irrisolto da tre decenni.

 

 

@Redazione Sintony News