CAGLIARI – È stata disposta in via precauzionale la chiusura al pubblico del parco dell’ex Vetreria di Pirri a causa della presenza di vespe. La decisione è arrivata dopo la segnalazione del dirigente del Servizio Parchi, Verde e Gestione Faunistica, che ha rilevato all’interno dell’area alcuni esemplari di calabrone asiatico (Vespa velutina), specie considerata pericolosa per l’ecosistema e per la sicurezza dei cittadini.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale, mentre la società Proservice è stata incaricata di avviare un intervento di disinfestazione mirato.
Nei giorni scorsi, anche in altre zone del capoluogo, erano state segnalate numerose presenze di insetti simili, che hanno richiesto più volte l’intervento dei vigili del fuoco.
È ufficiale: la Vespa velutina è arrivata in Sardegna
La Vespa velutina, meglio conosciuta come calabrone asiatico, è stata segnalata per la prima volta in Sardegna. La conferma è arrivata da Ilbono, in Ogliastra, dove un apicoltore ha notato alcuni insetti sospetti nei pressi delle sue arnie. L’intervento degli esperti del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari ha permesso di identificarli come esemplari della specie invasiva.
Attraverso un’operazione di monitoraggio e l’impiego di radiotrasmettitori, è stato individuato e distrutto il primo nido di Vespa velutina mai scoperto sull’isola. Una scoperta che segna un punto di svolta, perché certifica l’arrivo di un insetto altamente dannoso per l’apicoltura e l’ambiente.
Una minaccia per le api e per l’ecosistema
La situazione desta forte preoccupazione. In altri due apiari della zona sono stati catturati ulteriori esemplari, segno che la colonizzazione del territorio è già iniziata. Il calabrone asiatico è noto per la sua aggressività verso le api da miele: caccia le bottinatrici al rientro negli alveari e le utilizza come nutrimento per le larve, provocando un rapido indebolimento delle colonie.
Per gli apicoltori sardi questo significa rischiare gravi perdite produttive e difficoltà a mantenere in vita gli alveari. La diffusione della Vespa velutina, infatti, può compromettere l’intera filiera del miele e avere conseguenze pesanti anche sulla biodiversità, considerando il ruolo fondamentale delle api nell’impollinazione.
Una diffusione inarrestabile in Europa
Originaria del Sud-Est asiatico, la Vespa velutina (nigrithorax) è stata segnalata in Europa per la prima volta nel 2004, in Francia. Da lì si è rapidamente estesa in gran parte del continente, colonizzando diverse regioni italiane: Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Puglia.
La Sardegna, fino a oggi, era rimasta immune. L’avvistamento in Ogliastra segna quindi l’inizio di una nuova fase, che richiederà monitoraggi costanti, piani di contenimento e una stretta collaborazione tra istituzioni, ricercatori e apicoltoriper evitare che l’invasione comprometta in modo irreversibile l’equilibrio naturale dell’isola.