A Villasimius la tradizione agropastorale della paradura trova una declinazione inedita e turistica. Come accade tra allevatori, che si aiutano regalando pecore o fieno nei momenti difficili, anche nel settore dell’imprenditoria locale la solidarietà può fare miracoli.
Diciassette giorni dopo il devastante incendio che ha distrutto il chiosco di Punta Molentis, l’associazione Sardegna Futura-Mbn, che riunisce oltre 60 imprenditori impegnati nella valorizzazione dell’isola, ha messo in campo una task force per ricostruire la struttura. E in appena cinque giorni di lavori, a spese proprie, il chiosco è tornato a nuova vita.
«Devo essere sincero – racconta Giorgio Tolomei, titolare dell’Oleandro – non mi aspettavo un gesto simile da parte degli imprenditori sardi. Mi hanno cercato loro: è stato un atto di solidarietà che mi ha fatto davvero molto piacere». La riapertura, però, richiederà ancora tempo a causa delle pratiche burocratiche: «In questi giorni, per esempio, c’erano i tecnici dell’Arpas per i controlli. Spero di ripartire entro il mese e concludere la stagione. Ringrazio di cuore tutti, dal sindaco Gianluca Dessì al Comune, agli enti e alle persone coinvolte».
Per Andrea Podda, presidente di Sardegna Futura e fondatore di Mab & Co., non c’era alternativa: «Non potevamo rimanere indifferenti davanti a una tragedia ambientale ed economica come questa. La nostra associazione è nata per sostenere la Sardegna e il suo tessuto imprenditoriale. Davanti alla distruzione del chiosco di Tolomei ci siamo messi subito in moto per aiutarlo a ripartire».
Il progetto è stato possibile grazie a una serata benefica e a una raccolta fondi su GoFundMe, che hanno permesso l’acquisto immediato dei materiali. Fondamentale anche il contributo di un socio, titolare di un’impresa edile, che ha messo a disposizione macchinari e strumenti. Il resto lo hanno fatto l’impegno e le braccia dei volontari.
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