È un momento difficile per Katy Perry, travolta da problemi personali e professionali. Alla recente fine della relazione con l’attore Orlando Bloom, annunciata all’inizio di luglio, si aggiunge ora una controversia legale che arriva direttamente dalla Spagna.
Il Governo delle Baleari ha infatti imposto una multa di 6.000 euro alla casa di produzione del videoclip di Lifetimes, singolo della popstar, girato senza autorizzazione all’interno del Parco Naturale di Ses Salines, un’area protetta che si estende dal sud di Ibiza al nord di Formentera, compreso il tratto di mare tra le due isole.
Ses Salines è rinomato per le sue spiagge spettacolari, le foreste costiere e gli ecosistemi marini dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Si tratta di un habitat cruciale per numerose specie di uccelli migratori e per la biodiversità locale.
Secondo Europa Press, la produzione non aveva alcun permesso dal ministero dell’Agricoltura, Pesca e Ambiente per superare le barriere di protezione. Le indagini erano partite nel luglio 2024, dopo segnalazioni della presenza di Katy Perry sull’isolotto di S’Espalmador, zona interdetta dal 1980 per la sua fragilità ambientale.
Il caso ha riacceso la discussione sull’impatto delle riprese nei luoghi naturali. Gli ambientalisti sottolineano come anche produzioni apparentemente rispettose possano arrecare danni a ecosistemi delicati. Alcune scene del videoclip mostrano la cantante tra le dune protette, aree in cui l’accesso è vietato e per le quali, ha precisato il governo, il permesso non sarebbe stato concesso in alcun caso.
Questa vicenda si aggiunge a un periodo non facile per l’artista. La fine della relazione con Bloom, iniziata nel 2016 e coronata da un fidanzamento nel 2019, ha chiuso un capitolo importante della sua vita. Dal legame è nata Daisy Dove, oggi quattro anni.
Sul piano professionale, Katy Perry affronta la tiepida accoglienza dell’album 143 e le difficoltà di vendita del Lifetimes Tour, partito lo scorso aprile.
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