Il caso dell’intossicazione da botulino che ha provocato una vittima a Cagliari coinvolgendo anche altri cittadini attesta la necessità di un giro di vite nel settore di sagre, street food e feste di paese. Lo afferma Adiconsum Sardegna, che chiede una intensificazione dei controlli sull’Isola.
“Se da un lato si moltiplicano gli eventi sul territorio che vedono coinvolti esercizi, spesso improvvisati, che somministrano bevande e alimenti al pubblico, dall’altro i controlli sul fronte del rispetto delle misure igienico-sanitarie appaiono del tutto insufficienti, come dimostra purtroppo il tragico caso di Cagliari – afferma il presidente Giorgio Vargiu - L'idoneità professionale alla manipolazione e preparazione di alimenti, così come le condizioni di vendita al pubblico in strada presso sagre, fiere, feste di piazza, ecc., devono essere costantemente monitorati dalle autorità competenti perché, ricordiamolo, somministrare alimenti alterati o non conservati in modo corretto può avere conseguenze gravissime sulla salute”.
“Per tale motivo chiediamo alla Regione Sardegna un giro di vite su tali eventi enogastronomici, con ispezioni e controlli a tappeto attraverso Nas e aziende sanitarie locali, volti a garantire il rispetto delle norme di sicurezza e igiene, nell’interesse della popolazione e degli stessi operatori” – conclude Vargiu.
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