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8 Agosto 2025

Intossicazione da botulino a Monserrato, è morta una donna di 38 anni

Roberta Pitzalis era ricoverata da fine luglio. La Procura indaga per omicidio colposo. Si registrano nuovi casi di intossicazione da botulino anche in altre regioni italiane

È morta Roberta Pitzalis, 38 anni, la donna ricoverata da fine luglio in seguito a un’intossicazione da botulino dopo aver consumato del guacamole contaminato durante la Fiesta Latina di Monserrato. Era stata la prima paziente a essere ricoverata in Rianimazione all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove le sue condizioni erano state giudicate gravi ma stabili. Nelle ultime ore era stata trasferita al Businco, ma improvvise complicazioni hanno portato al decesso.

Il caso di Roberta Pitzalis è quello che ha dato il via all’allarme sanitario. Inizialmente, i medici non avevano collegato i suoi sintomi – tra cui problemi respiratori e paralisi muscolari – a un’intossicazione da Clostridium botulinum, il batterio responsabile del botulino.

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L’ipotesi è emersa soltanto dopo il ricovero di altri pazienti tra Brotzu e Businco, tutti con sintomi simili e tutti presenti alla manifestazione di domenica 22 luglio a Monserrato.

Con la morte della donna, si aggrava la posizione di Cristian Gustavo Vincenti, titolare del chiosco dove sarebbero stati serviti i prodotti contaminati. È l’unico indagato nell’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari, che ipotizza il reato di omicidio colposo.

Le indagini, coordinate dai carabinieri del Nas e dai tecnici dell’ATS Sardegna, stanno ricostruendo la filiera di preparazione e conservazione dei cibi serviti durante la Fiesta Latina. In particolare, l’attenzione è concentrata sul guacamole, che potrebbe essere stato conservato in maniera non conforme, creando le condizioni ideali per la proliferazione del botulino.

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Intanto, si registrano nuovi casi di intossicazione da botulino anche in altre regioni italiane. A Cosenza, almeno due persone sono state ricoverate con sintomi compatibili, dopo aver consumato alimenti conservati artigianalmente. Le autorità sanitarie hanno avviato accertamenti epidemiologici per verificare eventuali collegamenti tra i focolai e per monitorare la diffusione del rischio alimentare.

Il botulino è una delle tossine più pericolose conosciute: basta una piccolissima quantità per provocare gravi danni neurologici e, nei casi più gravi, la morte per paralisi respiratoria. L’infezione si sviluppa soprattutto in alimenti conservati male, in ambienti anaerobici (senza ossigeno), come salse, conserve, verdure sottolio e, in questo caso, il guacamole.

 

 

@Redazione Sintony News