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8 Agosto 2025

Codice Rosso e Legge Roccella: l’Italia rafforza la lotta contro la violenza sulle donne

Dall’inasprimento delle pene all’introduzione del reato di femminicidio, tutte le novità normative per tutelare le vittime. Ma i femminicidi non si fermano

L’Italia continua a rafforzare il proprio impegno contro la violenza sulle donne, potenziando il Codice Rosso, la corsia legislativa preferenziale introdotta nel 2018 per velocizzare le indagini e aumentare la protezione delle vittime, in particolare nei casi di violenza domestica. Ma, nonostante gli sforzi normativi, i femminicidi non si arrestano. Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce una nuova stagione di interventi legislativi, culminata con l’approvazione del nuovo reato di femminicidio, punito con l’ergastolo.

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Il primo Codice Rosso è stato approvato nel 2018, su iniziativa dell’allora ministra Giulia Bongiorno, con l’obiettivo di dare priorità alle denunce per violenza contro le donne, accelerando i tempi della giustizia e inasprendo le pene per i responsabili. Un provvedimento accolto con favore, ma che si è rivelato non sufficiente: il numero delle vittime non è diminuito in modo significativo.

Per questo, nel 2023, il Parlamento ha approvato all’unanimità la Legge Roccella, un pacchetto di norme pensato per rendere il Codice Rosso ancora più incisivo. Le novità introdotte includono: tempi più rapidi per l’adozione delle misure cautelari, uso esteso del braccialetto elettronico, arresto in flagranza differita, anche sulla base di video, foto e contenuti digitali, allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, anche fuori dai casi di flagranza, provvisionale economica anticipata a favore della vittima e obbligo di comunicazione alla persona offesa in caso di patteggiamento o scarcerazione dell’indagato.

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Un’attenzione particolare è stata rivolta ai cosiddetti “reati spia”, come maltrattamenti e atti persecutori, che possono precedere episodi di violenza più gravi.

L’ultimo passo è stato compiuto lo scorso 23 luglio, con l’approvazione al Senato del disegno di legge che introduce il reato di femminicidio vero e proprio: un omicidio con movente di possesso, dominio, rifiuto o odio verso la donna, punito con l’ergastolo. Il testo, già passato in Consiglio dei Ministri il 7 marzo, è ora atteso per l’approvazione definitiva alla Camera.

Nel disegno di legge vengono introdotte anche nuove aggravanti per reati connessi, tra cui: maltrattamenti in famiglia, lesioni permanenti al volto, mutilazioni genitali femminili, violenza sessuale aggravata, interruzione forzata della gravidanza e revenge porn.

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Il rafforzamento normativo non si ferma al codice penale. Sono state apportate modifiche anche al codice di procedura penale, tra cui l’obbligo per il PM di ascoltare la donna vittima entro tre giorni dalla denuncia, se richiesto, comunicazione obbligatoria alla vittima in caso di scarcerazione o patteggiamento dell’aggressore, custodia cautelare obbligatoria per gravi indizi nei reati da Codice Rosso e formazione obbligatoria per i magistrati che trattano questi casi

 

 

@Redazione Sintony News