Addio (o quasi) alla regola dei 100 millilitri: nei principali aeroporti italiani tornerà presto possibile portare nel bagaglio a mano liquidi anche in grandi quantità — dall’acqua alle bottiglie di vino, olio e profumi — senza doverli tirare fuori al momento del controllo. Una piccola grande rivoluzione per milioni di viaggiatori, attesa già tra fine luglio e inizio agosto, grazie al ripristino delle funzionalità avanzate dei nuovi scanner 3D di ultima generazione.
La svolta arriva dopo mesi di attesa e incertezze: lo anticipa il Corriere della Sera, citando fonti industriali a conoscenza delle decisioni in corso.
Il via libera definitivo dovrebbe arrivare entro venerdì 25 luglio, quando la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) approverà l’algoritmo aggiornato degli scanner Hi-Scan 6040 CTiX, prodotti dalla società Smiths Detection. È proprio su questi modelli che l’anno scorso la Commissione europea aveva imposto nuove restrizioni sui liquidi, in seguito a dubbi sollevati da enti di sicurezza internazionali (statunitensi inclusi) sulla capacità dei macchinari di individuare eventuali esplosivi.
Ora, con il nuovo software, la smart security è pronta a tornare operativa a pieno regime. Gli aeroporti coinvolti nella prima fase in Italia saranno: Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino, Bergamo, Catania, Bologna e Torino.
Negli scali dotati dei nuovi scanner – che eseguono una TAC ad alta risoluzione del bagaglio – non sarà più necessario estrarre laptop, tablet o dispositivi elettronici. E, soprattutto, si potranno trasportare liquidi senza rispettare il limite dei 100 ml, eliminando una delle regole più detestate dai viaggiatori internazionali.
Le prime sperimentazioni degli scanner 3D risalgono al periodo post-pandemico. Queste tecnologie, già presenti in alcuni scali europei, promettevano controlli più rapidi e meno stressanti. Ma nel 2023 l’Europa ha imposto uno stop alle funzionalità avanzate, richiedendo ulteriori test di sicurezza. Il blocco ha causato ritardi, disagi e forti proteste da parte delle società di gestione aeroportuale, anche perché questi scanner costano fino a otto volte di più rispetto a quelli tradizionali e hanno costi di manutenzione quadrupli.
Con il via libera atteso nei prossimi giorni, gli investimenti torneranno finalmente a produrre vantaggi tangibili anche per i passeggeri, almeno negli aeroporti già attrezzati con questa tecnologia.
Per il momento, però, la novità riguarderà solo gli aeroporti dotati dei nuovi macchinari. Negli altri, dove restano in uso gli scanner di vecchia generazione, continueranno a valere tutte le attuali restrizioni: liquidi sotto i 100 ml, dispositivi elettronici da estrarre, lunghi controlli e code ai varchi di sicurezza.
Il limite dei 100 ml per i liquidi nei bagagli a mano è in vigore dal 2006, introdotto dopo gli attentati dell’11 settembre e il tentato complotto terroristico scoperto a Londra. Da allora è diventato uno degli aspetti più discussi e scomodi dei viaggi in aereo.
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