Jannik Sinner ha scritto una nuova pagina di storia del tennis, e lo ha fatto nel tempio più sacro della racchetta. Trionfando a Wimbledon in una finale epica contro Carlos Alcaraz, il numero uno del mondo ha realizzato il sogno che ogni tennista culla fin da bambino. Ma il successo sull’erba londinese non si limita al prestigio del trofeo: per Sinner, la vittoria vale l’ingresso nell’élite dell’All England Club come socio onorario a vita.

Un riconoscimento che va ben oltre il campo. L’All England Lawn Tennis and Croquet Club, fondato nel 1868 e organizzatore del torneo più iconico della storia del tennis, conta appena 500-600 iscritti. Tra questi, una cerchia ancora più ristretta è composta da soci onorari, titolo riservato a personalità che hanno raggiunto risultati straordinari nel mondo del tennis. Con il trionfo a Wimbledon, Sinner entra di diritto in questa cerchia ristretta: l’azzurro sarà membro a vita, un privilegio riservato ai campioni dei Championships.

Come da tradizione, subito dopo la cerimonia di premiazione, Sinner si è recato nelle stanze private dell’All England Club. Lì ha potuto vedere il proprio nome inciso in oro nell’albo d’oro dei vincitori. È stato in quel momento che gli è stata apposta sulla giacca la spilla ufficiale che sancisce la sua appartenenza al club, simbolo di un legame eterno con Wimbledon.

«È bellissimo – ha detto sorridendo Sinner – spero che la mia carriera duri a lungo e poi ci penserò a tornare qui da membro: è fantastico essere in questa posizione. Quando si è giovani è il sogno dei sogni perché è lontanissimo: adesso sto vivendo il mio sogno».

Essere socio onorario dell’All England Club non è solo simbolico. Significa poter accedere in ogni momento al club, anche fuori dal torneo, utilizzare strutture e campi da allenamento, spogliatoi privati, servizi esclusivi come lavanderia e persino una stanza personale. Sinner potrà assistere a tutte le future edizioni di Wimbledon seduto nei posti migliori del Centrale: due biglietti al giorno garantiti a vita.

E finché sarà in attività, potrà giocare a Wimbledon senza passare dalle qualificazioni, ricevendo una wild card automatica per partecipare al torneo. Inoltre, porta a casa una miniatura del trofeo, con il suo nome inciso su una targa commemorativa permanente nel club.

Da oggi, Jannik non è solo il numero uno del mondo. È un socio a vita del Club più esclusivo del tennis, ambasciatore del gioco su erba e protagonista di un sogno che – come lui stesso ha detto – sembrava troppo lontano, ma che ora è diventato realtà. Eterno, come Wimbledon.

@Redazione Sintony News