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8 Luglio 2025

Bufera sullo chef stellato Paolo Cappuccio: “Esclusi comunisti, fannulloni e gay"

Un linguaggio che ha immediatamente attirato una valanga di critiche, accuse di omofobia e classismo, con molti utenti che hanno parlato apertamente di odio e discriminazione, oltre che di una possibile violazione delle leggi italiane contro la discriminazione sul lavoro

Un post di ricerca personale pubblicato sui social ha innescato una tempesta mediatica intorno allo chef stellato Paolo Cappuccio, travolto dalle critiche per i toni offensivi e discriminatori utilizzati nel suo annuncio. L’obiettivo era trovare personale per la stagione invernale in un hotel del Trentino, ma il messaggio, inizialmente apparso come una normale inserzione professionale, ha rapidamente assunto i contorni di uno sfogo carico di esclusioni e stereotipi, generando una reazione di condanna unanime sul web.

Il post, poi rimosso, recitava inizialmente:
"Seleziono chef con brigata per hotel 4 stelle in Trentino. Da dicembre a fine marzo. Chef più 3 capo partita ed 1 pasticcere. Per info in privato. Grazie".

Chef Paolo Cappuccio cerca personale, ma solo etero e di destra

Ma la seconda parte del messaggio ha indignato il pubblico:
"Evitate di farmi perdere tempo. Sono esclusi comunisti/fancazzisti, master chef del c**o ed affini. Persone con problemi problematiche di alcol droghe e di orientamento sessuale. Se eventualmente resta qualche soggetto più o meno normale... persone referenziate se rimangono ben volentieri."*

Un linguaggio che ha immediatamente attirato una valanga di critiche, accuse di omofobia e classismo, con molti utenti che hanno parlato apertamente di odio e discriminazione, oltre che di una possibile violazione delle leggi italiane contro la discriminazione sul lavoro.

Intervistato dal Corriere del Trentino, Cappuccio – stella Michelin dal 2009 per il ristorante Stube Hermitage di Madonna di Campiglio – ha spiegato che si trattava di “un annuncio di disperazione”, nato dalla frustrazione per esperienze negative con il personale.

"È un’estremizzazione di un prototipo di personaggi", ha dichiarato. "Cercavo collaboratori onesti, che si comportino bene, senza perdere tempo. Sono stufo di gente che vuole lo stipendio ma non lavora, si mette in malattia, brucia il pesce o non rispetta le gerarchie".

Esclusi gay e comunisti": bufera sullo chef Paolo Cappuccio dopo il post  per assumere personale in Trentino - il Dolomiti

Incalzato sulle accuse di omofobia, Cappuccio ha tentato di ridimensionare le sue parole, spiegando che si riferiva a precedenti difficoltà all’interno della brigata: "Mi è capitato di avere persone non etero che ostentavano in modo eccessivo il loro modo di vivere. Questo creava litigi e tensioni. Ognuno può essere ciò che vuole, ma serve rispetto."

Nonostante la bufera, lo chef ha affermato di non curarsi delle critiche ricevute: "Non ci bado, è gente che non passa il tempo a lavorare. Nessun vero lavoratore interessato ha commentato." E ha denunciato di aver ricevuto insulti e persino minacce sui social: “Mi hanno scritto che dovrei stare a testa in giù. Siamo ancora a parlare del fascismo di 100 anni fa?”

Trentino, chef cerca cuochi: «Ma non comunisti o con problemi di  orientamento sessuale». È bufera | Corriere.it

Le parole dello chef hanno sollevato un caso nazionale, con molti che chiedono interventi delle autorità competenti e un’indagine su eventuali violazioni della legge. Alcuni commentatori segnalano anche un rischio per l’immagine dell’intero settore della ristorazione, già alle prese con una cronica carenza di personale e un clima lavorativo spesso difficile.

Cappuccio, nel frattempo, non si scusa ma rilancia: “I diritti sono sacrosanti, ma ci sono anche i doveri. Voglio collaboratori seri, non gente che suona la chitarra e poi diserta il servizio.”

 

 

 

@Redazione Sintony News