Un risultato senza precedenti per il sistema universitario italiano: per la prima volta, un ateneo del nostro Paese entra nella Top 100 del QS World University Rankings, la prestigiosa classifica delle migliori università al mondo. È il Politecnico di Milano a firmare questo storico traguardo, posizionandosi al 98° posto della graduatoria globale.
La classifica, stilata da QS Quacquarelli Symonds, analista globale della formazione universitaria, vede ancora una volta dominare le università statunitensi e inglesi. Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston si conferma per il quattordicesimo anno consecutivo come la migliore università del mondo.
La Top Ten del QS World University Rankings è dominata da atenei anglofoni, con due sole eccezioni: l'ETH Zurich (Swiss Federal Institute of Technology) al settimo posto e la National University of Singapore (NUS) all'ottavo. Sul podio, dopo il MIT, troviamo l'Imperial College di Londra, che mantiene la sua posizione, mentre l'Università di Stanford conquista il terzo posto salendo di tre posizioni. A seguire, altre istituzioni storiche come Oxford, Harvard e Cambridge.
Nella Top 20, diversi atenei asiatici si fanno strada con prepotenza: l'Università di Hong Kong sfiora la top 10 piazzandosi all'undicesimo posto, seguita dalla Nanyang Technological University (Singapore) al dodicesimo e dall'Università di Pechino, che sale al quattordicesimo.
Il successo del Politecnico di Milano, che si posiziona al 98° posto, è il risultato di miglioramenti significativi in tutti gli indicatori chiave di valutazione. L'ateneo milanese ha brillato in particolare per il rapporto docenti/studenti e per l'impatto delle sue ricerche. La sua eccellenza è riconosciuta anche a livello di singole discipline, con l'università che si colloca nella top ten mondiale in Architettura e Design e nella top 20 in Meccanica, Ingegneria Civile e Tecnologica.
Scorrendo la classifica, troviamo altre importanti università italiane: la Sapienza di Roma si posiziona al 128° posto, l'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna al 138° e l'Università di Padova alla 233ª posizione.
Nunzio Quacquarelli, fondatore e presidente di QS, ha commentato il risultato con un'analisi più ampia sulle sfide del sistema universitario italiano: "L'Italia deve trasformare le sue università in motori di crescita inclusiva, non solo in avamposti accademici. Ciò significa ricostruire gli incentivi al rientro dei talenti emigrati all'estero, creare alleanze università-industria e tradurre il successo formativo in opportunità di carriera in patria. Il riconoscimento globale è un passo essenziale, ma la vera vittoria è il mantenimento dei talenti a livello nazionale".
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