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29 Aprile 2025

Becciu rinuncia al Conclave: “Obbedisco al Papa, ma resto convinto della mia innocenza”

La notizia, attesa da giorni, è stata confermata da Becciu stesso

È ufficiale: il cardinale Angelo Becciu non parteciperà al Conclave che inizierà il prossimo 7 maggio. La notizia, attesa da giorni, è stata confermata da Becciu stesso attraverso una dichiarazione carica di significato: «Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza».

Il passo indietro arriva dopo settimane di tensione interna e riflessioni personali. Becciu, condannato in primo grado a cinque anni e sei mesi di reclusione per peculato e truffa aggravata ai danni della Santa Sede, ha finora sempre rivendicato la propria innocenza e il diritto a partecipare all’elezione del successore di Pietro.

Il cardinale Becciu può entrare in Conclave nonostante la condanna: perché  nessuno può fermarlo

Ma le due lettere ricevute da Papa Francesco, in cui si esprimerebbe chiaramente la volontà di escluderlo dal collegio elettorale, hanno posto fine alla sua resistenza.

Il porporato era stato al centro del processo più delicato della recente storia vaticana, quello sulla gestione opaca dei fondi della Segreteria di Stato, con epicentro nell’acquisto del palazzo londinese di Sloane Avenue. Il 22 settembre si aprirà il processo d’appello, ma nel frattempo Becciu dovrà rimanere lontano dal momento più cruciale per la vita della Chiesa: l’elezione del nuovo Pontefice.

Il cardinale Becciu obbedisce a Papa Francesco, passo indietro per la  "serenità" del Conclave: anche la Chiesa non è garantista

Il Conclave, convocato per mercoledì 7 maggio, è stato fissato nella quinta congregazione generale dei cardinali. La giornata inizierà con la Messa "Pro eligendo Pontifice" nella Basilica di San Pietro e proseguirà nel pomeriggio con l’ingresso nella Cappella Sistina e l’inizio delle votazioni. Le regole sono chiare: due terzi dei voti per eleggere il nuovo Papa, eventuale ballottaggio alla 33ª o 34ª votazione tra i due candidati più votati, sempre con la necessità di raggiungere la maggioranza qualificata.

A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, attuale segretario di Stato, figura centrale negli equilibri interni alla Curia e noto per il suo ruolo di tessitore nei rapporti diplomatici. Le “fraterne conversazioni” di questi giorni – come le ha definite un alto prelato – stanno cercando di costruire un consenso ampio attorno a un nome che possa garantire continuità ma anche riforme, unità ma anche decisione.

 

 

 

@Redazione Sintony News