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17 Marzo 2025

Delitto di Garlasco, c’è un altro Dna sotto le unghie di Chiara Poggi: non è di Sempio né di Stasi

L'analisi del materiale genetico ha rivelato non solo il profilo di Sempio, ma anche quello di un "Ignoto 2", ancora da identificare

Le indagini sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, si arricchiscono di nuovi sviluppi. La Procura di Pavia ha riaperto il caso con un nuovo sospettato: Andrea Sempio, oggi 37enne, accusato di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l'ex fidanzato della vittima già condannato a 16 anni di reclusione.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli inquirenti sostengono che il DNA di Sempio, all'epoca 19enne e amico del fratello della vittima, sia stato trovato sotto le unghie di Chiara Poggi e che non derivi da un contatto mediato attraverso oggetti della villetta, ma piuttosto da un'interazione diretta con la ragazza poco prima dell'omicidio. Questa conclusione emerge da una consulenza del genetista Carlo Previderé, già noto per il caso di Yara Gambirasio.

L'analisi del materiale genetico ha rivelato non solo il profilo di Sempio, ma anche quello di un "Ignoto 2", ancora da identificare. Al contrario, non sono stati trovati i profili genetici dei genitori e del fratello della vittima, nonostante vivessero nella stessa abitazione, e nemmeno quello di Alberto Stasi, che la sera precedente il delitto era stato con Chiara Poggi fino a tarda notte.

Queste nuove evidenze sembrano smentire la tesi difensiva di Sempio, secondo la quale il DNA sarebbe stato trasferito indirettamente tramite oggetti toccati all'interno della casa. Inoltre, la stessa Procura di Pavia nel 2017 aveva escluso un'analisi comparativa del DNA di Sempio a causa della sua presunta esiguità e degradazione. Oggi, tuttavia, la magistratura, sotto la guida del procuratore Fabio Napoleone, ha deciso di approfondire la pista investigativa.

Omicidio di Chiara Poggi, dopo 18 anni indagato di nuovo l'amico del  fratello. Il Dna sotto le unghie non è di Alberto Stasi - Open

Nei prossimi giorni sono previste nuove audizioni da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, con l'obiettivo di raccogliere ulteriori testimonianze da amici e parenti della vittima.

Il legale della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha espresso dubbi sulla riapertura del caso, definendolo "il settimo tentativo di Stasi". Ha inoltre sottolineato che circa quaranta magistrati si sono occupati del delitto e hanno tutti confermato la colpevolezza di Stasi oltre ogni ragionevole dubbio.

Svolta nel caso Garlasco, Andrea Sempio indagato a sorpresa per l'omicidio  di Chiara Poggi: perché nel 2017 fu scagionato?

Il caso di Garlasco, a distanza di quasi vent'anni, continua dunque a suscitare interrogativi e sviluppi giudiziari, lasciando aperta la porta a nuovi possibili scenari investigativi.

 

 

@Redazione Sintony News