A diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi, una nuova pista potrebbe riaprire il caso del delitto di Garlasco. Secondo quanto riferito dal Tg1, un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, all'epoca dei fatti diciannovenne e amico del fratello della vittima.
Sempio era già stato oggetto di indagini nel 2016, quando i legali di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara Poggi condannato definitivamente a 16 anni di reclusione, avevano sollecitato verifiche sul DNA trovato sotto le unghie della vittima. Tuttavia, le accuse nei confronti di Sempio erano state archiviate.
L'avviso di garanzia arriva in seguito a nuovi accertamenti scientifici eseguiti con tecniche di ultima generazione. Le analisi avrebbero nuovamente rilevato la presenza del DNA di Sempio sotto le unghie di Chiara Poggi, elemento che ha portato gli inquirenti a iscriverlo nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Stasi.
Un dettaglio che potrebbe avere conseguenze importanti su uno dei casi di cronaca più seguiti in Italia. La vicenda giudiziaria legata all'omicidio di Chiara Poggi è stata estremamente complessa, con cinque processi, due assoluzioni e infine la condanna definitiva di Stasi.
Nel 2016, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha respinto il ricorso della sua difesa, ritenendolo infondato. La fine della sua pena è prevista per il 2030, ma potrebbe essere anticipata al 2028 per buona condotta.
Chiara Poggi, 26 anni, fu assassinata il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, mentre si trovava sola in casa: i genitori e il fratello erano in vacanza. Fu colpita ripetutamente con un oggetto contundente mai identificato né ritrovato. Secondo gli inquirenti, la giovane conosceva il suo assassino, poiché gli aprì la porta in pigiama, segno che non aveva sospetti su chi fosse.
L’avviso di garanzia a Sempio potrebbe ora aprire nuovi scenari e rilanciare l’inchiesta su uno dei casi più discussi degli ultimi vent’anni.
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