Stop alle raccolte fondi su Facebook dal 1 luglio. Il divieto riguarderà solo le cause benefiche in Europa. 

La decisione, che coinvolge i 27 Stati membri dell'Unione Europea, Islanda, Norvegia e Liechtenstein, arriva a sorpresa e senza una spiegazione ufficiale da parte di Meta, la società proprietaria del social network.

Ma di fatto gli utenti non potranno più creare nuove raccolte fondi per cause benefiche. E quelle già attive potranno continuare fino al 30 giugno 2024. Quindi i pagamenti dovrebbero essere liquidati entro la metà di luglio.

Gli utenti potranno comunque donare direttamente ai siti web delle organizzazioni benefiche. E quindi le pagine Facebook potranno reindirizzare i propri follower verso i siti web per le donazioni.

Le organizzazioni benefiche però perderanno un importante canale di raccolta fondi. Infatti Facebook era diventato una piattaforma fondamentale per molte organizzazioni per raccogliere donazioni dai propri sostenitori e dovranno trovare nuovi modi per raggiungere i propri donatori e raccogliere fondi.

Le motivazioni della scelta di Meta non sono chiare. Alcune ipotesi includono problemi legali o normativi (le raccolte fondi potrebbero essere soggette a regolamentazioni più stringenti in Europa rispetto ad altre regioni). Bassi tassi di utilizzo (è possibile che le raccolte fondi non siano state utilizzate quanto previsto da Meta) e cambio di strategia (Meta potrebbe voler concentrare i propri sforzi su altri prodotti e servizi).

Indipendentemente dalle motivazioni, la decisione di Meta avrà un impatto significativo su molte organizzazioni benefiche e sui loro donatori.

@Redazione Sintony News