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6 Aprile 2024

L'Aquila, 15 anni dopo il terremoto: Mattarella ribadisce l'obbligo della ricostruzione

La città di L'Aquila si è fermata per commemorare le 309 vittime del terribile terremoto avvenuto il 6 aprile 2009

Sono passati 15 anni dal terribile terremeto di L'Aquila. Il 6 aprile 2009, il capoluogo è stato sconvolto, ma anche altri 55 comuni in Abruzzo. Oggi la città si è fermata per commemorare le 309 vittime: un fascio di luce ha illuminato la notte nel cortile centrale di Palazzo di città, simboleggiando la memoria di quella tragica giornata. La commemorazione è proseguita con una fiaccolata che ha attraversato la città, toccando i luoghi più colpiti dalla scossa delle 3:32.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato in una dichiarazione: "La piena ricostruzione della città e dei borghi è un dovere e un impegno da proseguire. Per ogni componente sociale, anzitutto per le Istituzioni. Così come tale è l'opera di riconnessione del tessuto sociale".

 

Anche la Premier Giorgia Meloni si è espressa: "L'Aquila è un modello, per la risposta che lo Stato ha dato fin dalla gestione dell'emergenza, passando per la ricostruzione fino alla rigenerazione degli ultimi anni, di cui si stanno vedendo i primi effetti". Poi ha aggiunto: "Il governo è impegnato per dare sempre maggiori certezze. Un impegno, il nostro, che continueremo a portare avanti con grande attenzione per la città e le aree interne, territorio forte e orgoglioso che ha mostrato grande dignità nei momenti più difficili".

La commemorazione di questa tragica giornata è cambiato negli anni, ma è sempre stata un momento di riflessione, condivisione e rinascita per la comunità aquilana. Due giovani aquilani, Elisa Nardi e Tommaso Sponta, entrambi nati nel 2009 e iscritti al conservatorio cittadino, sono stati scelti per accendere il braciere al Parco della Memoria, simboleggiando il legame tra memoria e futuro.

Memoria e futuro, come Vincenzo e Federico Vittorini, padre e figlio, entrambi voci simbolo tra i familiari delle vittime. "Questo è un momento in cui dobbiamo passare il testimone alle nuove generazioni. Il terremoto lo ha subito una comunità intera, specie i più giovani, su di loro dobbiamo investire per creare opportunità nuove all'interno della comunità", ha sottolineato il più piccolo. 

Il sindaco Sergio Bianchi, che ha perso un figlio nel sisma, ha commentato: "È una lezione che va colta in un momento in cui nel Paese si ricostruisce senza fare prevenzione, mentre nessuno pensa a ricostruire le nostre famiglie".

Verso la fine della commemorazione, la lettura dei nomi delle 309 vittime, quindi la Messa in ricordo dei defunti celebrata dall'arcivescovo metropolita della città dell'Aquila Giuseppe Petrocchi, nella basilica delle Anime Sante. Infine, alle 3:32, si sono uditi i simbolici rintocchi, ricordando il momento esatto in cui la terra tremò 15 anni prima.

 

Marta Rachele Pusceddu