Aldo Moro, quarantasei anni fa, fu vittima di uno dei più brutali atti di terrorismo politico nella storia italiana, il rapimento da parte delle Brigate Rosse. Ogni 16 marzo, l'Italia ricorda questo tragico evento che segnò profondamente la nazione.
Nel 1978, mentre Moro si dirigeva verso il Parlamento, dove avrebbe dovuto partecipare alla formazione del governo di Giulio Andreotti, il suo viaggio fu interrotto in modo violento. Lungo il tragitto da casa sua alla Camera dei Deputati, la sua auto fu bloccata in via Mario Fani a Roma da un nucleo armato delle Brigate Rosse. In pochi istanti, con armi automatiche, i brigatisti uccisero i due carabinieri a bordo dell'auto di Moro, Oreste Leonardi e Domenico Ricci, insieme a tre poliziotti di scorta: Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Subito dopo, Moro fu sequestrato.
La premier Giorgia Meloni, attraverso i social, ha espresso gratitudine verso di loro e tutte le vittime di quel tragico periodo della storia italiana: "Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino. Sono i nomi dei cinque agenti barbaramente assassinati dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 durante il vigliacco rapimento di Aldo Moro, anch'egli ritrovato senza vita il 9 maggio dello stesso anno. Servitori dello Stato che hanno dato la vita per difendere la nostra democrazia, la nostra Repubblica e le sue Istituzioni". "A loro e a tutte le vittime di quella drammatica stagione della nostra storia, va il nostro commosso ricordo e la nostra profonda gratitudine - aggiunge la presidente del Consiglio -. A noi tutti spetta il compito di ricordare e onorare il loro sacrificio, affinché quegli anni bui non tornino mai più".
In occasione dell'anniversario del rapimento, una delegazione del Partito Democratico si recherà in via Fani per deporre una corona di fiori. Tra i presenti ci saranno Cecilia D'Elia, Paolo Ciani, Andrea Casu, Roberto Morassut, Filippo Sensi e Francesco Verducci.
Nonostante siano stati svolti tre processi e varie Commissioni parlamentari abbiano indagato sul caso, il rapimento di Moro rimane avvolto nell'ombra, con accuse di depistaggi, cospirazioni e morti sospette che si sono susseguite nel corso degli anni.
Lo scorso anno, la figlia di Moro, Maria Fida Moro, rivolgendosi alla politica attraverso una lettera a La Nazione, lamentava che al padre non era stato ancora riconosciuto lo status di vittima del terrorismo. Maria Fida, purtroppo, non sarà presente all'anniversario del rapimento, essendo scomparsa il 7 febbraio, all'età di 77 anni, dopo aver dedicato la sua vita a cercare la verità sulla morte del padre.
Marta Rachele Pusceddu