Chiara Ferragni ha preso una posizione decisa nel suo confronto con l'Antitrust. Come annunciato in precedenza, Ferragni ha depositato ufficialmente al Tar del Lazio due ricorsi amministrativi, con l'obiettivo di annullare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l'Antitrust ha inflitto alle sue società "Fenice" e "Tbs Crew" una sanzione superiore al milione di euro.

 

La multa è stata emessa in seguito a un'indagine sulla presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro "Pink Christmas".

I due ricorsi sono stati affidati alla prima sezione del tribunale amministrativo e non contengono richieste di misura cautelare, ma chiedono semplicemente la fissazione dell'udienza di discussione di merito, prevista entro il mese di giugno.

Questa vicenda ha suscitato notevole interesse e ha portato a diverse inchieste in Italia nei confronti delle società di Chiara Ferragni, accusate anche di truffa ai consumatori. La figura di Ferragni, nota non solo per la sua attività di influencer ma anche per il suo ruolo imprenditoriale nel settore della moda e del lifestyle, è al centro di un dibattito che coinvolge aspetti legali, etici e commerciali.

Il caso è emblematico dell'evoluzione del mondo dell'influencer marketing e della sua regolamentazione. L'azione legale intrapresa da Ferragni e le conseguenti indagini riflettono l'importanza di una trasparenza totale nelle pratiche di pubblicità e promozione online, nonché la responsabilità delle personalità pubbliche nell'affrontare le critiche e le controversie che possono derivare dalla loro visibilità e influenza sui social media.

Resta da vedere quale sarà l'esito dei ricorsi presentati da Chiara Ferragni e come questa vicenda influenzerà il futuro delle pratiche pubblicitarie nel mondo dell'influencer marketing

@Redazione Sintony News