Il generale dell'Esercito, Roberto Vannacci, si trova al centro di un'indagine a Roma in relazione a presunte affermazioni contenute nel suo libro "Il mondo al contrario". L'accusa che pesa su di lui è quella di istigazione all'odio razziale. Il procedimento è stato avviato dopo denunce presentate da associazioni nelle scorse settimane.

Una delle denunce, portata all'attenzione dei pubblici ministeri da parte di un'associazione assistita dall'avvocato Massimiliano Strampelli, riguarda alcuni passaggi del libro in cui Vannacci fa riferimento a persone omosessuali e di colore in termini ritenuti discriminatori e offensivi.

L'alto ufficiale è difeso dall'avvocato Giorgio Carta, esperto in diritto militare, che respinge le accuse di istigazione all'odio razziale. Carta sottolinea che non vi è alcuna intenzione di incitare all'odio nelle parole di Vannacci e fa riferimento alla storia, citando il caso di Galileo Galilei come esempio di persecuzione per le proprie idee, sperando che la vicenda possa risolversi nel miglior modo possibile.

La Lega ha risposto alla notizia dell'indagine con una nota che esprime sostegno nei confronti di Vannacci, definendo le indagini "medaglie" e accusando il sistema di utilizzare "vecchi metodi". La nota prosegue con un incoraggiamento al generale: "Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!".

 Resta ora da attendere gli sviluppi dell'indagine e le eventuali conseguenze legali che ne deriveranno

@Redazione Sintony News