“Grazie Mahmood”. La musica dei Tenores di Bitti aveva già sconfinato l’Isola, ma chissà se il coro, nato nel 1974, pensava di arrivare sul palco dell’Ariston. Appuntamento il 9 febbraio, con Mahmood per un duetto “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla.
L’annuncio è arrivato qualche giorno fa da Amadeus, direttore artistico e conduttore delle serate, e ha riempito d’orgoglio la Sardegna che sarà rappresentata non solo dal coro, ma anche dallo stesso Mahmood che in parte si può definire sardo ( la mamma è di Orosei). Il coro quindi, composto dal tenore Remunnu’e Locu, formazione oggi composta da Andrea Sella (mezza voce) , Dino Ruju (voce) , Mario Pira (basso) , Pierluigi Giorno (contra), che già è arrivato al panorama internazionale con le collaborazioni con Peter Gabriel, Ornette Coleman e Frank Zappa, ora approda nel palco più importante d’Italia.
Composto da quattro voci (mezza voce e voce Piero Sanna, Salvatore Bandinu basso, Tancredi Tucconi contra e Daniele Cossellu mezza voce e voce, il gruppo è nato nel 1974 a Bitti.
Nel 1996 pubblicano il loro album S’Amore’e Mama, prodotto da Peter Gabriel e distribuito dalla sua etichetta discografica Real World Records. Nel 2007 sono stati insigniti dell’onorificenza di “Cavaliere della Repubblica Italiana”.
Lo stesso Daniele Cossullu, oggi 91 enne diceva che all’inizio il loro obiettivo era portare il canto tra gli emigrati sardi e bittesi, ma i passi fatti negli anni non solo hanno raggiunto quell’obiettivo, ma l’hanno di gran lunga superato. Oggi sono ambasciatori del canto tradizionale sardo, contribuendo a diffondere il genere musicale in ogni angolo del mondo.
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