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24 Novembre 2023

Ue, approvata la legge sul packaging: ecco i prodotti che non vedremo più

Bruxelles bandisce le piccole confezioni per ridurre i rifiuti: 188,7 tonnellate per ogni cittadino europeo

Il Parlamento UE ha approvato ieri il PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), ovvero la nuova legge sul packaging, che regola l’utilizzo degli imballaggi in campo europeo. Con la nuova legge, saranno messi fuori legge alcuni prodotti di uso comune. Vediamo quali sono.

 

Pro Food risponde all'UE con un position paper sulla regolamentazione del  packaging

 

La nuova regolamentazione è stata fortemente voluta dall’olandese Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, per poter ridurre drasticamente i rifiuti d’imballaggio che, nel 2022, sono arrivati a 84 milioni di tonnellate, con una media di 188,7 kg per ogni cittadino europeo. L’obiettivo è soprattutto quello di eliminare le confezioni di plastica monouso, come quelle utilizzate per frutta e verdura. Al bando anche i sacchetti di plastica o le confezioni monouso di shampoo e creme messi a disposizione, ad esempio, dagli alberghi. Diremo addio anche a bicchieri, vassoi e piatti usa e getta, ma anche alle bustine di zucchero monodose e alla panna da caffè.

 

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Le bevande sfuse dovranno essere consumate sul posto, dove le si acquista o vendute con un bicchiere riutilizzabile. Dal 2025, infatti, dovrà essere permesso ai clienti di riempire un proprio contenitore con la bibita che ha acquistato. Inoltre, dal 2030, secondo quanto previsto dalla legge, il 20% delle bevande non alcoliche dovrà essere venduto in confezioni riutilizzabili (la percentuale passerà al 35% nel 2040), mentre per le bevande alcoliche, gli obiettivi saranno del 10% nel 2030 e del 25% nel 2040.

 

Legge su imballaggi: la rivoluzione dall'EU | Sfusitalia

 

Non mancano le polemiche. Sulla questione, il Ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha mostrato diverse perplessità a Strasburgo, affermando che “Il regolamento avrebbe un impatto molto pesante sul nostro sistema produttivo, ove non fosse modificato sostanzialmente”. Diversa l’opinione di Virginijus Sinkevicius, commissario europeo: “L’Ue ha toccato un nuovo triste target, gli ultimi dati disponibili ci dicono che tra il 2010 e il 2021 i nostri rifiuti da imballaggio sono aumentati di oltre il 24%, più rapidamente del Pil e della nostra capacità di riciclaggio. Solo nel 2021 abbiamo osservato l’aumento più significativo, del 6% rispetto al 2010: il riciclo non è dunque abbastanza”

Redazione sintony.it