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25 Agosto 2023

Stop ai vecoli diesel Euro 5: il Piemonte sarà la prima regione ad accogliere questo provvedimento

Arriva lo stop ai vecoli diesel con classe di emissioni Euro 5: il Piemonte sarà la prima regione ad accogliere il provvedimento, ecco perché

Stop ai veicoli diesel Euro 5. La prima regione italiana a prepararsi all'entrata in vigore di un piano rimasto in archivio per diversi anni è il Piemonte. Ora arriva la richiesta di Bruxelles di dare il via alla manovra. Infatti dal prossimo 16 settembre il Piemonte bloccherà la circolazione dei veicoli Euro 5 fino al 15 aprile 2024: la misura include circa 415mila mezzi e 76 comuni, tra cui le province di Torino, Cuneo e Novara, le aree con più di 10mila abitanti più soggette ad inquinamento. 

L'entrata in vigore del provvedimento in questione era prevista per il 2025, ma il pressing dell'Europa e le procedure di infrazione aperte contro l'Italia, hanno messo la giunta piemontese nelle condizioni di stringere i tempi, mettendo però in allarme artigiani, commercianti, sindacati e piccole imprese che rischiano di pagare per primi. Lo stop, che avverrà dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, include in totale 415mila veicoli, tra cui 130mila mezzi commerciali Euro 5 e le 285mila autovetture. Non potranno circolare invece per tutta la settimana i diesel e benzina fino a Euro 2 incluso, e i Gpl e metano fino a Euro 1 incluso.

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Dal 15 settembre il blocco degli Euro 5 a diesel diventerà un provvedimento fisso in Piemonte e non più una misura basata su giornate specifiche o in conseguenza di elevati livelli di smog.

Lo stop ai veicoli Euro 5 deciso dal Piemonte ha scatenato le critiche del leader della Lega e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, il quale ha dichiarato"Dal prossimo 15 settembre, in Piemonte saranno fuorilegge i veicoli diesel Euro 5. È il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: per la Lega si tratta di una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente. Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano disarmati e senza strumenti per tutelare al meglio la propria comunità" 

Il presidente Alberto Cirio e l'assessore all'Ambiente Matteo Marnati hanno dato risposta mediante una nota alle parole di Salvini: "La procedura di infrazione dell’Europa nei confronti dell’Italia che coinvolge anche il Piemonte ci impone misure molto pesanti che siamo costretti ad attuare. Sono decisioni, però, che gravano fortemente sulle spalle di famiglie e imprese in un momento storico già estremamente difficile. Proprio per questo abbiamo messo in campo un piano di azioni per aiutare i cittadini ad affrontare le conseguenze della normativa europea e avviato una interlocuzione con Bruxelles, perché l’attenzione all’ambiente deve poter essere sostenibile anche per famiglie e lavoratori. Poter contare anche sul supporto del Governo in questo percorso è per noi fondamentale". 

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Secondo una notizia giunta dal Sole 24 Ore, il governo è intenzionato a chiedere a Bruxelles una deroga per l’entrata in vigore del blocco, dal 2023 al 2025, così da allineare tutte le regioni, o se saranno disponibili incentivi a sostegno di famiglie e imprese nella transizione.

Un tema di fondamentale importanza, per via del fatto che per affrontare un così profondo cambiamento vengono richieste enormi risorse, e l'obiettivo è cercare di evitare di far pagare le conseguenze alle fasce più svantaggiate.

Alessandro Paolo Porrà