Il 13 novembre è arrivata la sentenza di condanna nei confronti di Andrea Piazzolla, l'ex assistente dll’icona del cinema, Gina Lollobrigida, scomparsa a gennaio 2023, in seguito a una caduta e conseguente rottura del femore.
Piazzolla è ritenuto colpevole di "circonvenzione di incapace”, cioè di essersi approfittato di Lollobrigida, ormai anziana e malata, del loro rapporto e del suo denaro per sfruttarlo a proprio beneficio. Secondo i legali di parte civile, tra il 2013 e il 2018, l’uomo avrebbe sottratto all’attrice oltre 10 milioni di euro e messo all’asta 350 beni.
Quando il figlio di Lollobrigida, Andrea Milko Skofic, ha nominato un amministratore di sostegno, quest'ultimo ha trovato il patrimonio dell'attrice praticamente azzerato. E oggi Piazzolla è stato condannato dal tribunale penale di Roma a tre anni di reclusione e al pagamento circa mezzo milione di euro agli eredi.
L’attrice però l’ha sempre difeso: “È come un figlio per me, mi ha aiutato ad andare avanti. È una persona brava e fare dei regali ad Andrea e la sua famiglia è una cosa che riguarda me" aveva detto. Ma del factotum di Lollobrigida e della sua vita prima che gli fosse affidato l’incarico, non si sa molto.
Il loro rapporto ambiguo ha sempre attirato l’attenzione mediatica su di lui. I due si conoscono nel 2009 quando lui ha solo 21 anni e inizia ad assisterla in tutto, anche se nel frattempo sfrutta la sua ricchezza per pagare auto, beni di lusso, e viaggi con la fidanzata.
Negli ultimi 13 anni le sarebbe stato accanto come assistente personale, sia nel lavoro che nella vita privata, una persona in cui l’attrice riponeva tutta la sua fiducia. Piazzolla alcuni mesi fa a Verissimo aveva definito la loro relazione: "Difficile da spiegare e da comprendere vedendo una diva e dall'altra parte un giovane ragazzo. Gina era la mia vita, veniva prima di tutto e tutti, anche dei miei genitori" aveva dichiarato.
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