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10 Novembre 2023

Regionali, la grande ombra di Roma sulla politica sarda

Ufficializzata la candidatura di Alessandra Todde alla presidenza della Regione, Soru lancia “Rivoluzione gentile” e il Centrodestra aspetta le decisioni romane

Ufficializzata la candidatura di Alessandra Todde alla presidenza della Regione per le elezioni di febbraio, almeno per quanto riguarda PD e Movimento 5 Stelle che hanno ubbidito al diktat romano di Elly Schlein e Giuseppe Conte, che hanno imposto alla coalizione sarda l’ex sottosegretaria al MISE del governo PD-M5S. Una scelta fatta a Roma da tempo, era il segreto di Pulcinella e ieri nella sede del Pd in via Emilia a Cagliari c’è stata l’investitura ufficiale. Ma anche la rivolta. Perché c’è chi non ci sta e il campo largo si è ristretto.

 

Vaccini, Alessandra Todde (M5S): "L'obbligo non è la strada migliore, l'85%  degli italiani l'ha già fatto" - la Repubblica

 

Con l’annuncio di Renato Soru di candidarsi alla presidenza della Regione, anch’esso non inaspettato, perché il fondatore di Tiscali sta battendo la Sardegna in lungo e in largo da mesi, (nonostante sia ancora iscritto al PD) prende forma un altro polo di sinistra. Seguono infatti il fondatore di Tiscali i Progressisti di Luciano Uras, Liberu, +Europa di Riccardo Lo Monaco e UPC di Antonio Gaia che ieri hanno disertato la riunione in casa PD e domani, (sabato 11) alle 17 si ritroveranno a Palazzo Doglio per l’investitura (semiufficiale) dello stesso Soru.

 

Tiscali: si dimette il Consigliere Renato Soru. Seguono anche Anikin,  Sychova e Belova - MondoMobileWeb.it | News | Telefonia | Offerte

 

Segnali di malcontento, e non pochi, arrivano anche dall’interno del PD. La Direzione provinciale dei Dem della federazione del Sulcis chiede alla Direzione Regionale che “valuti gli effetti conseguenti al mutamento delle condizioni politiche generali all'interno della coalizione, ritenendo necessario e opportuno rafforzare, anche attraverso una vasta condivisione nei circoli e nelle federazioni, lo spirito unitario della coalizione”. Un bel rompicapo per il segretario Piero Comandini e la Todde, che certo ha ottenuto la candidatura personale, ma ha fatto esplodere la coalizione.

 

Elezioni: campo largo ha scelto, Todde (M5s) candidata Sardegna - Notizie -  Ansa.it

 

Sul piatto della bilancia e degli equilibri di coalizione c’è anche la futura candidatura di Massimo Zedda a sindaco di Cagliari, che nello scacchiere PD-M5S sarebbe bloccata dai Dem che, lasciando la Regione ai 5Stelle, pretenderebbero la poltrona del primo cittadino del capoluogo per Comandini, mentre con Soru alla guida di un’altra coalizione i Progressisti avrebbero il via libera proprio sulla candidatura di Massimo Zedda a Cagliari, gradito anche a Soru.

 

Solinas azzera la Giunta: revocate tutte le deleghe

 

Se Sparta piange Atene non ride e infatti regna l’incertezza anche nel centrodestra. Ancora in stallo la decisione romana, anche in questo caso, sulla conferma del presidente uscente Christian Solinas o sulla candidatura del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Che tra i due non scorra buon sangue è noto da tempo e probabilmente Truzzu, che ha subodorato puzza di bruciato a Cagliari tra l’elettorato di centrodestra per una sua riconferma, ha messo in discussione Solinas mettendo le mani avanti e cercando la sua candidatura personale.

 

Truzzu: “Finanziamento stadio? Lavoriamo anche con il Governo”

 

Si sono dunque mosse le segreterie nazionali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia per sciogliere il nodo. Solinas conta sulla storica alleanza federalista Lega-Psd’Az, Truzzu sull’amicizia di ferro con Giorgia Meloni. Ma ancora tutto è in stallo. La decisione, come per il centrosinistra, è legata allo scacchiere nazionale delle candidature nelle altre regioni. Insomma vige, sia a destra che a sinistra, il veto romano. Tramontata quasi del tutto l’ipotesi di candidare l’ottimo Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti, nella lotta tra Lega e FdI potrebbe però spuntare la sorpresa Forza Italia, con Pietro PIttalis o Settimo Nizzi outsiders. Ma anche i centristi di Peru e Tunis, l’Udc di Andrea Bincareddu, così come Italia Viva di Renzi, appena sbarcato in Sardegna (correrebbe col centrodestra), vogliono essere coinvolti nelle scelte.

 

Il modello Zedda che può cambiare il futuro del Pd

 

La politica sarda è insomma un magma in continua evoluzione (ed ebollizione), fatte salve ormai le scelte di Pd e M5s con la Todde e di Progetto Sardegna, +Europa, Liberu e Progresisti per Renato Soru. Nel Campo Largo, ormai dal perimetro ristretto, per dirla con una frase di Luciano Uras, si lavora per rimettere in sesto i cocci (impresa ardua) mentre nel centrodestra si attende il vertice romano. E anche qui gli strappi potrebbero essere dietro l’angolo.

Redazione sintony.it